A volte fare shopping è quello che ci vuole, specialmente quando si è giù di morale. La nuova moda, cosa c’è da sapere
Togliersi uno sfizio e acquistare qualcosa che si desiderava da tempo è una cosa che tutti tendono a fare, anche se sarebbe importante non avere troppo le mani bucate e rispettare le proprie possibilità economiche. Altrimenti, si finisce poi con il pentirsi amaramente se questo comporta la necessità di fare sacrifici nei mesi successivi per recuperare. La nuova moda dello shopping: cosa c’è da sapere.
Chi ha una passione particolare per lo shopping e non riesce a fare a meno di fare acquisti almeno una volta ogni tanto si divide solitamente in due categorie. C’è chi sfrutta questo momento come un’occasione per risollevarsi il morale, ben sapendo che avere tra le mani magari un abito che si è tanto desiderato possa fare sentire meglio. Altri, invece, quando non si sentono bene hanno in mente tutto meno che girare per negozi. Ecco la nuova moda che lascia a bocca aperta.
Al di là dei gusti personali, anche la modalità in cui si fa shopping sembra essere cambiata. In tanti vorrebbero che quello che si acquista non venisse replicato, come accade ad esempio con un vestito, che si può ritrovare indossato da molte altre persone. Trasformare questo in realtà non è semplice, ma almeno si potrà rendere il momento dell’arrivo in negozio sempre più esclusivo. C’è infatti chi preferisce fare un acquisto in meno, ma puntare su un prodotto di particolare valore. E ora per chi ha questa esigenza l’occasione non manca di certo.
Questa è l’idea di alcune delle maison più importanti, da Gucci a Chanel, che hanno deciso di rendere quell’esperienza davvero d’elite. La prima, ad esempio, ha ideato i Gucci Salon, un concept store di negozio al momento disponibile in America e adatto solo ai clienti Ultra VIP. A rendere suggestivo il tutto c’è l’attenzione ai dettagli, evidente già dall’esterno con la presenza di un’edera a ricoprire l’edificio, oltre alla possibilità di comprare vestiti a loro riservati, che hanno un valore minimo di 40 mila euro.
L’idea di esclusività appare chiara anche dalle finestre oscurate, in modo che chi non è all’interno non possa vedere niente. Il brand non ha comunque intenzione di far sì che l’esperimento resti isolato, ma punta ad aprire punti vendita simili in altre città. quali Parigi, Milano, New York e Hong Kong. Chanel vuole compiere un’operazione simile, ma per ora si è limitata a farlo a Pechino, dove condivide il terzo piano di un edificio con Dior. In passato una scelta di questo tipo era stata fatta da Brunello Cucinelli ed Ermenegildo Zegna, che avevano voluto pensare a prodotti e shop solo per un determinato tipo di clientela.
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