La più grande tragedia della tv si arricchisce di mistero

Aumenta il mistero sulla più grande tragedia della tv: dopo alcuni anni emergono nuovi dettagli circa la morte di Paolo Calissano.

Trovato morto nel suo appartamento di Balduina il 30 dicembre del 2021, l’attore genovese Paolo Calissano, all’epoca cinquantaquattrenne, torna oggi al centro dell’attenzione pubblica per via di alcune recenti scoperte fatte dalla Guardia di Finanza sul caso.

Paolo Calissano
Paolo Calissano, una tragedia misteriosa (newstv.it)

Stando infatti alle ricerche delle ultime settimane condotte sul patrimonio dell’attore, sembrerebbero emersi alcuni movimenti sospetti di denaro dai conti correnti. Ecco tutto quello che è stato scoperto.

Il caso Calissano

Come certamente ricorderete Paolo Calissano, attore e conduttore televisivo genovese famoso per aver recitato in film e fiction come Venerdì Nero, Palermo Milano – Solo andata, Vivere e La dottoressa Giò, è stato trovato morto all’età di 54 anni nel suo appartamento di Balduina a Roma il 30 dicembre 2021. Ucciso secondo gli inquirenti da un’intossicazione da farmaci antidepressivi. In un primo momento le autorità avevano ipotizzato che l’uomo fosse deceduto un paio di giorni prima del ritrovamento, ma è stato poi rilevato che l’ultima telefonata fatta alla ex fidanzata Fabiola Palese era avvenuta la sera del 29 dicembre 2021. Ad ogni modo, a distanza di un anno dalla sua scomparsa le indagini restano ancora parte e la Guardia di Finanza di recente ha fatto delle ulteriori scoperte che riguarderebbero dei movimenti di denaro sospetti sui suoi conti correnti.

Paolo Calissano
Paolo Calissano, una tragedia misteriosa (newstv.it)

 La tragedia della tv si arricchisce di mistero

Come abbiamo anticipato fin dall’inizio del nostro articolo, recentemente la Guardia di Finanza ha compiuto dei passi in avanti sul caso della morte dell’attore genovese Paolo Calissano. In particolare, avrebbe rilevato come negli anni precedenti alla sua scomparsa ci sarebbero stati dei prelievi sospetti di denaro che ricondurrebbero, quindi, all’ipotesi di circonvenzione di incapace. Stando infatti a quanto riportato dal Secolo XIX, il patrimonio dell’attore nel periodo immediatamente precedente alla sua morte si sarebbe di fatto assottigliato.

Per questo motivo, le indagini si sarebbero mosse nella direzione di una serie di verifiche sulla gestione delle finanze di Calissano da parte dell’amministrazione di sostegno disposta dal Tribunale di Genova nel 2006. Ad avviare gli accertamenti ci sarebbe stata una denuncia presentata alla Procura dalla famiglia dell’attore e nell’esposto si parlerebbe proprio dell’amministratore di sostegno Matteo Minna. “Se i parenti hanno mosso delle contestazioni nei miei confronti, replicherò a queste nelle sedi opportune” ha fatto sapere Minna. L’inchiesta, inoltre, si starebbe concentrando anche sulla partecipazione dell’attore all’interno di alcune società fra cui la Autopark V maggio Srl, finita con una liquidazione. Al vaglio una decina di bonifici partiti nel 2019 dal conto di Calissano e diretti a Minna per spese e finanziamenti della Autopark.

Articolo di Veronica Elia

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