Attore, comico e regista amatissimo, Carlo Verdone nasconde un talento di cui parla raramente. Oggi, infatti, è anche medico: ecco il motivo
Attore, comico, regista, doppiatore e sceneggiatore italiano, Carlo Verdone è nato a Roma nel 1950 ed è figlio di un docente universitario di storia del cinema, Mario Verdone. Suo padre lo avvicina fin da subito al mondo del cinema e questo è fondamentale poi per la sua futura carriera, che ancora oggi prosegue gloriosa.
Diplomato al Liceo Classico, si laurea poi in Lettere Moderne e si diploma poi in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi primi passi li muove nel cabaret, debuttando a teatro negli anni Settanta. Verso gli Ottanta, poi, arriva anche sul piccolo schermo grazie ad Enzo Trapani che lo invita a Non Stop, dove conosce anche Massimo Troisi. Nel cinema, invece, il debutto avviene grazie a Sergio Leone che, vedendolo in tv, ne resta affascinato.
Dalla carriera lunga e variegata, nella sua vita c’è stato spazio anche per una grandissima passione: la medicina. Cosa che nessuno sa, infatti, è che Carlo Verdone è anche medico: ecco perché.
Carlo Verdone e la medicina
Se il debutto cinematografico lo deve a Sergio Leone, quello da regista è solo merito suo. Il primo film che dirige è “Un sacco bello“, del 1980 dove interpreta i personaggi del suo repertorio teatrale. La pellicola successiva è del 1981 e si intitola “Bianco, roso e Verdone“, che diventa un enorme successo. Nelle sue opere, Verdone riesce ad affiancare i toni divertiti della commedia a un retrogusto amaro e quasi cinico, che ne caratterizza fortemente tutti i personaggi.
Oltre al lavoro teatrale, cinematografico e televisivo, Carlo Verdone coltiva sin da ragazzo una grande passione, quella per la medicina. Proprio per questo, solo tre anni fa ha ricevuto la laurea ad honorem in farmacia e da poco anche quella in medicina. L’occasione è stata quella del giuramento di Ippocrate di ottocento nuovi medici neolaureati presso il teatro Augusteo di Napoli. Qui il comico ha detto: “Voi curate i corpi, qualche volta la psiche. Io curo l’umore delle persone. Mi sento un antidepressivo naturale, però vi chiedo una cosa. Da paziente. Dietro il camice bianco ci deve essere un uomo, l’umanità..”.
Negli anni Sessanta, infatti, casa sua era frequentata da grandi medici del periodo. Fin da piccolo, quindi, si appassiona al tema e inizia a collezionare le enciclopedie mediche: a impedirgli di proseguire negli studi di medicina, però, la sua grande emotività e la sua sensibilità al sangue. Oggi quindi comico, artista e regista a tutto tondo, grazie alle lauree honoris causa può colmare quella piccola lacuna rimasta.
Se amate Verdone, però, non potete perdervi l’appuntamento di questa sera su Rai 3: Emanuela Fanelli condurrà “I magnifici 4 della risata“, dedicato a Verdone, Troisi, Benigni e Nuti. Risate garantite!