Esiste il metodo 50 20 30 per riuscire ad arrivare alla fine del mese con il proprio stipendio senza troppe preoccupazioni.
In cosa consiste questo metodo? Cosa dobbiamo assolutamente sapere per non vivere più con l’incubo di non riuscire a far fronte alle spese.
Sarà capitato anche a te, probabilmente, di arrivare alla fine del mese con l’acqua alla gola, no? Che intendiamo con ‘acqua alla gola’? Senza soldi, oppure con pochissimi soldi. Con un portafogli o un conto in banca quasi vuoto che tende a farci disperare. Sì, perché diciamolo, non è una bella situazione quella lì. Non tutti hanno uno stipendio elevato che gli consente di vivere la vita dignitosamente e diverse famiglie devono veramente stringere la cinghia per arrivare alla fine del mese. Ma dei problemi come questi possono sorgere anche nelle famiglie in cui il reddito non è proprio basso. Il motivo? Semplicemente, perché non si sanno gestire le entrate. Non si sa governare il danaro.
Non ci si riesce ad organizzare al fine di non avere problemi finanziari. E, intendiamoci, può essere il non arrivare alla fine del mese ma anche il non sapere come pagare una multa. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e tutti dovrebbero avere del denaro da parte per potergli far fronte. Ma non sempre va così. Le famiglie italiane spesso si riducono ad uno stato di povertà e non fanno niente per cambiare le carte in tavola. Ma esiste un metodo: sì, la buona notizia è proprio questa, un metodo che è stato divulgato da una professoressa di Harvard, che ci aiuterebbe a mettere ordine nelle nostre finanze per non trovarci mai più in difficoltà. Vediamo più nel dettaglio in cosa consiste.
Il metodo 50 20 30 per gestire il proprio reddito senza trovarsi più in difficoltà
Come si fa a far quadrare i conti? Qual è la formula magica che può aiutarci ad arrivare alla fine del mese senza problemi? La verità è che non esiste una formula magica, ma più semplicemente un metodo studiato dalla professoressa Elisabeth Warner e pubblicato recentemente dalla rivista ‘Forbes’. Si tratta del metodo 50 20 30. In cosa consiste?
Con questo metodo si dividono le entrate mensili in 50, 20 e 30 per cento. Il 50 per cento del nostro stipendio, secondo lo studio, dovrebbe essere destinato ai costi essenziali della vita di un individuo: per cui, le bollette, l’affitto o il mutuo, la spesa alimentare per sfamare tutta la famiglia. Il 20% invece andrebbe destinato agli investimenti o al risparmio. Per questo si potrebbe aprire un conto supplementare a quello principale che si ha con una banca, e versare lì il denaro. Sarebbe rischioso tenerlo in casa. Meglio invece aprire un conto dove depositare il 20% dello stipendio ogni mese che possiamo usare per fare degli investimenti, magari in fondi azionari o in titoli di Stato nella speranza che fruttino il più possibile, o più semplicemente risparmiare per le evenienze.
In questo modo, non ci troveremmo più in difficoltà se da un momento all’altro dovesse arrivare una multa o cose simili. Il 30% dello stipendio, infine, deve essere utilizzato – secondo la professoressa – ai costi cosiddetti ‘flessibili’. E cioè tutte le spese legate al divertimento e allo svago: una birra con gli amici o una pizza con tutta la famiglia e perché no una serata al cinema. Ecco, suddividendo lo stipendio in questo modo nessuno dovrebbe più avere problemi a fine mese. Regolarsi e farsi i conti in tasca non può che portare benefici a chiunque.