Incredibile scoperta degli scienziati sulla morte di una leggenda del cinema mondiale, tragico evento circondato ancora da un alone di mistero.
La sua morte è circondata da un alone di mistero. Accade sempre, quado si tratta della scomparsa di una star mondiale, avvenuta per cause non molto chiare. Ma alcuni studiosi spagnoli hanno voluto vederci chiaro, arrivando a dare una risposta incredibile.
Secondo gli scienziati Bruce Lee, leggendario attore esperto in arti marziali, non sarebbe deceduto per una reazione allergica all’Equagesic, farmaco composto da aspirina e meprobamato, che gli fu somministrato dall’amica e attrice Betty Ting Pei come antidolorifico, a casa di lei nella metropoli di Hong Kong.
Secondo un team di ricerca spagnolo, l’edema cerebrale che uccise Bruce Lee il 20 luglio del 1973, quando aveva solo 32 anni, sarebbe stato provocato dall’iponatriemia, condizione che si verifica in seguito a un consumo molto elevato di liquidi, tanto elevato da superare l’escrezione renale di acqua.
In un articolo pubblicato sul Clinical Kidney Journal, gli studiosi sostengono che “l’incapacità dei reni di espellere l’acqua in eccesso abbia ucciso Bruce Lee“. Parecchi fattori suggeriscono che Lee, poche ore pima del suo decesso, abbia ingerito un eccesso di liquidi, poiché seguiva una dieta a base di molti succhi e bevande proteiche, e cui si aggiungeva il consumo di cannabis, che provoca l’aumento della sete.
Secondo gli scienziati “Lee aveva molteplici fattori di rischio che predisponevano all’iponatriemia, derivanti dall’interferenza con i meccanismi di omeostasi dell’acqua”. Concludendo, per l’equipe coordinata dalla dottoressa Priscila Villalvazo, presso il Dipartimento di Nefrologia e Ipertensione ‘IIS-Fundacion Jimenez Diaz UAM’ di Madrid, l’attore sarebbe morto “per una specifica forma di disfunzione renale: l’incapacità di espellere abbastanza acqua per mantenerne l’omeostasi”.
Ancora oggi sono tante le ipotesi sulle cause che hanno determinato la morte di Bruce Lee discussione: dalla ipersensibilità all’’Equagesic all’assassinio per mano della mafia, finendo all’ipotesi emersa nel 2018, collegata a un colpo di calore. Ma l’esame autoptico non ha mai confermato queste supoosizioni.
L’autopsia rivelò la presenza di un edema cerebrale molto grave, che aveva provocato l’aumento del peso del cervello del 13%, escludendo segni di lesioni esterne. Grazie all’analisi del sangue furono rinvenuti solo i componenti dell’Equagesic e 4 grammi di cannabis, masticate da Lee qualche ora prima del decesso. Circa l’ipotesi del colpo di calore, l’autopsia escluse eventuali segni di disfunzione multiorgano, inoltre il 20 luglio del 1973 a Hong Kong non si registrarono temperature oltre le media estiva.
Articolo di Michele Lamonaca
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