È uno dei volti di punta di casa Rai ma nel suo passato ha fatto qualcosa di totalmente diverso. La rivelazione su Giancarlo Magalli
Chi non conosce Giancarlo Magalli? È uno dei volti di punta di casa Rai e personaggio storico della televisione italiana sia come conduttore, che nei panni di autore ed attore. Per oltre trent’anni al timone de I Fatti Vostri prima di decidere di fermarsi e prendersi una pausa dalla trasmissione per dedicarsi ad altro. Ma non tutti sanno quali sono stati i suoi esordi, ben prima di entrare a far parte del mondo del piccolo schermo e della tv di stato e di diventare famoso. Ebbene Magalli faceva qualcosa di completamente diverso e ha deciso di rievocare quel periodo nel corso di una puntata di “Da noi a ruota libera”, ospite di Francesca Fialdini.
Facendo un salto indietro nel tempo fino agli anni ’60 per ricordare le sue origini nel mondo dello spettacolo. Bisogna infatti fare un passo indietro al 1969 quando Giancarlo, dopo essersi congedato dal militare, partito alla volta della Puglia per raggiungere un luogo dal quale tutto avrà inizio. E non solo si trattava di un’attività molto diversa da quella odierna, ma è stato il primo a svolgerla in Italia dando forma ad un mestiere che nel Belpaese nessuno conosceva.
“Sono stato il primo animatore del primo villaggio turistico italiano – ha rivelato il conduttore – nel 1969 sul Gargano in Puglia. Mi avevano notato come cliente di un altro albergo e ho inventato un mestiere che ancora non esisteva. Avevo pochissimo budget per reclutare artisti debuttanti e uno di questi era Pippo Franco. E’ nata una collaborazione durata 13 anni”. Nella fattispecie esordì nel villaggio turistico Pugnochiuso inaugurato proprio in quell’anno sul Gargano, una importante struttura composta da due alberghi vicini alla spiaggia attorniati da strutture sportive, bungalows e ville con una capienza massima di 2000 vacanzieri.
Qui Magalli lavorò, da solo, per quattro mesi organizzando per gli ospiti della struttura una fitta serie di attività: dalle gare sportive agli spettacoli, dalle serate a tema alle feste in maschera fino a tornei ed olimpiadi e persino un ‘giornalino del villaggio’ pubblicato ogni mattina. Ed ebbe un tale successo che l’anno successivo non si ritrovò più a lavorare da solo ma supportato da un team di animatori composto da tredici persone. E da una serie di ospiti di rilievo che calcheranno il palco del villaggio turistico come Lino Banfi, i Giancattivi, Cochi & Renato, i Gatti di Vicolo e Pippo Franco.
Un’esperienza incredibile che gli consentì di imparare una serie di trucchi e di fare esperimenti creativi: un bagaglio che porterà con sé a Roma e che costituiranno le basi per la ‘seconda parte’ della sua carriera, quella che noi tutti oggi conosciamo. Avviata proprio grazie a Pippo Franco avviando una prima collaborazione durata ben tredici anni prima in veste di autore e successivamente avviando in Rai la sua esperienza da conduttore.
Infine una curiosità che in pochi conoscono: nel film “L’imbranato” del 1979, diretto da Pier Francesco Pingitore, Magalli è nel cast ed interpreta proprio il capo animatore del villaggio turistico. Con lui anche Pippo Franco, nei panni di Pippo Sperandio e Teo Teocoli, altro animatore.
Articolo di Daniele Orlandi
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