Nei film di Tarantino vi è sempre una discreta dose di violenza, verbale, ma anche fisica. Con diverse scene splatter
Genio e sregolatezza. Questo è Quentin Tarantino. Uno dei registi più apprezzati al mondo. Uno di quelli che più di altri ha studiato altri tipi di cinema. Da quello asiatico a quello italiano. E poi le citazioni si vedono a iosa nei suoi film. Ma ci sono due pellicole che hanno traumatizzato il grande cineasta. Ecco quali.
Tarantino è stato definito un “regista DJ” per la sua capacità di riuscire a combinare stili diversi fondendoli insieme in una nuova opera. Il regista e storico del cinema Peter Bogdanovich lo ha definito “il regista più influente della sua generazione”. Dal 21 dicembre 2015, il suo nome è presente tra le celebrità della Hollywood Walk of Fame.
59enne nativo di Knoxville, in Tenessee, comincia la sua carriera come regista all’inizio degli anni novanta, raggiungendo il successo di critica con il film di debutto, “Le iene”. Con il successivo “Pulp Fiction” arriva la consacrazione, vincendo la Palma d’oro al Festival di Cannes e conquistando l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale ai Premi Oscar 1995 condiviso con Roger Avary, oltre a sette nomination.
Il 24 febbraio 2013 si aggiudica la sua seconda statuetta per la migliore sceneggiatura originale per il film Django Unchained ai Premi Oscar 2013. Ma sono numerosi i film di enorme successo per Tarantino. Da “Jackie Brown” a “Bastardi senza gloria”, passando per i due capitoli di “Kill Bill”, “C’era una volta a Hollywood” e “The Hateful Eight”.
La sua carriera è caratterizzata da alcuni attori “feticcio”, che Tarantino ha voluto in quasi tutti i suoi film. Tra questi non possiamo che menzionare certamente Uma Thurman, ma anche Samuel L. Jackson e Michael Madsen.
Come detto, dietro il successo dei film di Tarantino c’è anche un grande studio cinefilo. Tarantino ha sempre professato la propria ammirazione per il cinema orientale e per quello italiano. E le citazioni si sprecano in pellicole come “Kill Bill” o in altre, chiaramente ispirate dagli spaghetti western italiani.
Nei film di Tarantino vi è sempre una discreta dose di violenza, verbale, ma anche fisica. Con diverse scene splatter in molti film. Partendo da questi dati, sembra strano solo ipotizzare che Tarantino possa essere impressionato, anzi, traumatizzato, da altri film. E invece non è così. E’ stato lo stesso regista a dare due titoli. Inaspettati.
“Penso che Bambi sia piuttosto noto per traumatizzare i bambini. È un cliché, ma è vero. L’unico altro film che non riesco a reggere, e per cui dovetti abbandonare la visione, lo vidi a un drive-in in Tennessee. Ero lì, da solo, a guardare L’Ultima Casa a Sinistra di Wes Craven. Quindi, per me, Bambi e L’Ultima Casa a Sinistra si trovano l’uno di fianco all’altro sullo stesso ca**o di scaffale” sono state le parole del regista.
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