Un vero classico della science fiction e nella sua versione horror. Ma al posto di colei che ha neutralizzato l’alieno c’era davvero un orologio “dell’altro mondo”
Chi lo ha visto non lo ha più dimenticato. La “boccuccia di rosa” dell’alieno che fagocita chiunque dall’interno è un’immagine davvero spaventosa. Davanti a tanto orrore, l’unico che ha potuto batterlo è stato una donna, una meravigliosa Sigourney Weaver.
Il film che ha generato l’intera saga è del 1979. L’inventore della saga horror è lo sceneggiatore Dan O’Bannon, non nuovo a soggetti di questo tenore. In un primo tempo al film viene dato il titolo di Star beast, presto cambiato in Alien. O’Bannon, in seguito, ha dichiarato di essersi ispirato a molte pellicole precedenti per poi dargli una sua impronta personale. In origine il regista, Ridley Scott e lo sceneggiatore, sono orientati verso un cast tutto al maschile, ma cambiano (per fortuna) idea. Sigourney Weaver è una delle ultime attrici ad essere messe sotto contratto. L’attrice in quel momento è poco conosciuta, ma il suo provino lascia il regista senza parole.
La vicenda è presto detta. Durante un viaggio nello spazio, i membri di un’astronave vengono risvegliati da un segnale di soccorso. Sbarcano su un satellite dove si imbattono in un relitto spaziale alieno. Durante la perlustrazione dello stesso, si imbattono in oggetti che sembrano uova. Una di queste esplode ed il suo contenuto finisce sul volto di uno degli astronauti sbarcati. Da qui l’apocalisse, il parassita infetta l’uomo che perderà la sua vita facendo da ospite alla creatura. La creatura prende possesso della navicella spaziale e l’unica sopravvissuta, Ripley, interpretata da una magistrale Sigourney Weaver, riesce ad aver ragione della creatura.
Il sequel di Alien, Aliens per l’appunto, il cui plurale sancisce l’horror del film è uscito nel 1986, ben sette anni il primo, diretto da James Cameron. In questo secondo episodio Ripley indossa il Seiko Giugiaro 7A28-7000. Si tratta di un orologio uscito sul mercato qualche anno prima, per la precisione nel 1983. Il segnatempo è il frutto di una collaborazione tra il marchio giapponese e il grande designer italiano Giorgetto Giugiaro, davvero un uomo di qualità di “un altro mondo”. Si tratta di un cronografo analogico con movimento al quarzo.
Il suo design è, per l’epoca, davvero avanzato oltre ad essere di grande impatto visivo. Molto venduto in quegli anni anche sulla scia del film, oggi è davvero difficile trovare esemplari in buone condizioni.
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