Un altro tassello della storia dello spettacolo ci ha lasciato. Non che non fosse una possibilità, data la sua età, ma certe persone lasciano un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. Ecco la nostra idea.
Da queste pagine (web) di Newstv, spesso parliamo di Angela Lansbury, “l’inossidabile signora Fletcher”, di quanto sia amata in tutto il mondo ed ogni curiosità, dettaglio sulla sua vita, reale e fittizia sia sempre gradita a chi legge.
Il nostro ricordo
C’è da dire che le curiosità proposte non sono mai “pruriginose”, mai pescare nel torbido, perché di torbido, questa elegante signora, non ne aveva. Sì, è vero, ha sposato un uomo che poi si rivela bisessuale, ma la loro separazione avviene in modo sereno, senza clamori o rancori, senza lancio di stracci, è pur vero che all’epoca non ci sono i social a cui affidare lacrime da audience o frecciatine velenose. I due ex coniugi restano amici.
Angela continua la sua vita, la sua carriera non si interrompe praticamente mai, ha scavalcato un secolo, dal ventesimo al ventunesimo con la stessa allure, la stessa classe e ironia. Negli ultimi anni recita in teatro, nel 2013 è addirittura in tournée in Australia e, non più tardi di qualche mese fa ottiene l’ennesimo Tony alla carriera, nella sua versione speciale, il Lifetime Achievement Award, (il Tony è l’equivalente dell’Oscar per il teatro), olte che un riconoscimento dalla Regina Elisabetta.
E non diremo che va fiera delle sue rughe, perché semplicemente non sono oggetto di discussione, chi è intelligente e sereno non perde tempo a parlarne, a mostrare di non averne o di far finta di esserne orgoglioso. E nessuno di quelli che l’ha amata si è mai soffermato su queste “quisquilie e pinzillacchere”.
Ora siamo più soli
Al di là della persona, noi da questa parte del teleschermo ci siamo sentiti rassicurati dalla presenza di questa arguta signora, sempre elegante, sempre a posto e che riusciva sempre a trovare il bandolo dell’intricata vicenda criminosa. Il mondo, per 50 minuti, era al sicuro.
Ora non più. E più ci pesa questa dipartita perché è solo l’ultima che in due mesi abbiamo patito. Prima Piero Angela, poi la Regina Elisabetta ora lei.
Tre figure rassicuranti, tre persone che, per gran parte di noi, ci sono sempre state da quando siamo nati. Tre persone che hanno attraversato una guerra, numerose crisi, una pandemia e che hanno svolto al meglio il proprio lavoro fino all’ultimo, senza millantare o piangere. Dritti come fusi, anche se curvi per l’età, come forse molti noi non arriveranno mai ad essere.