La guerra continua ad avere un esito incerto. E, soprattutto, continua a muoversi anche su ambiti e settori non convenzionali
Oltre sette mesi di guerra. Era la fine di febbraio quando la Russia di Vladimir Putin decideva di invadere l’Ucraina. Da quel momento, mesi di morte, desolazione, bombe e missili. Ma anche di difficoltà economiche e sociali. Come ben sappiamo, al giorno d’oggi, le guerre non si combattono solo con le armi.
E, infatti, stiamo tutti affrontando le conseguenze del conflitto in Ucraina. L’Europa e gli USA, infatti, non hanno risposto al fuoco di Putin, con un impegno militare concreto. Hanno optato per la guerra economica. Non si contano più i pacchetti di sanzioni predisposti nei confronti dello stato sovietico.
Il paradosso, però, è che tali sanzioni, che dovevano indebolire lo zar, stanno colpendo anche i cittadini europei e mondiali, come un vero e proprio boomerang. La crisi energetica che il mondo sta affrontando rischia di assumere proporzioni gigantesche nell’autunno e nell’inverno che stiamo per affrontare.
Oggi, però, la guerra continua ad avere un esito incerto. E, soprattutto, continua a muoversi anche su ambiti e settori non convenzionali. Non solo, quindi, sui campi di battaglia. Ma anche nell’economia. E, da oggi, la Russia di Vladimir Putin ha un ulteriore nemico.
Apple, infatti, ha rimosso dal suo App Store delle app appartenenti a VK, il conglomerato tecnologico russo proprietario di VKontakte, la versione locale di Facebook, e di altre app come VK Music, VK Clips, VK Messenger, VK Admin, Mail.ru. Roskomnadzor ha definito le restrizioni “discriminatorie” e ha affermato che hanno violato il diritto degli utenti russi di Internet alla libera informazione e comunicazione. Rimosse anche le compagnie aeree Aeroflot e Utair, nonché una serie di banche e istituti di credito: Sberbank, VTB, Alfa-Bank, Promsvyazbank, Sovcombank, Novikombank, Otkritie. Nell’elenco anche la app della società immobiliare Domklik, Yula (sito di annunci), 2GIS (mappe).
L’autorita’ di regolamentazione delle comunicazioni russa, Roskomnadzor, ha chiesto spiegazioni ad Apple. “VKontakte – ha fatto sapere Roskomnadzor – è il social network più popolare in Russia con un pubblico mensile che supera i 75 milioni di utenti ed è incluso nell’elenco delle risorse informative socialmente significative con accesso gratuito in Russia. Inoltre, l’applicazione del social network VKontakte e il client di posta Mail.ru sono inclusi nell’elenco del Ministero dello sviluppo digitale e sono soggetti a preinstallazione obbligatoria sui dispositivi mobili”.
Cupertino aveva confermato il ban delle app di VK all’inizio della settimana. Queste applicazioni, aveva fatto sapere, sono distribuite da sviluppatori di proprietà della maggioranza o controllati da una o più parti sanzionate dal governo del Regno Unito. Le app non possono essere scaricate da nessun App Store, indipendentemente dalla posizione. Gli utenti che hanno già scaricato queste app possono continuare a usarle.
VK è la seconda società Internet russa dopo Yandex, la versione nazionale di Google. L’azienda di social media è stata creata nel 2006 da Pavel Durov, che alla fine è stato espulso dopo essersi “rifiutato di collaborare con le autorità”. Durov ora gestisce Telegram, popolare app di messaggistica.
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