Numeri impietosi per il social network più famoso e per il suo fondatore. Forse anche per questo, quindi, Meta decide di “battere cassa”
Non un buon momento per Facebook, che è stato, di fatto, il primo social network. Oggi controllato dall’azienda Meta, ha chiuso il primo trimestre con ricavi sotto le attese a 27,9 miliardi di dollari ma in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto è sceso a 7,46 miliardi, il 21% in meno rispetto ai 9,49 miliardi del primo trimestre del 2021, Da febbraio i titoli Meta hanno perso quasi il 44% e il colosso di Mark Zuckerberg ha bruciato quasi 388 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
In generale, nel 2022 il grande boss di Facebook ha perso parecchi quattrini. In un modo o nell’altro, Zuckerberg fa sempre parlare di sé. Proprio in questi giorni, peraltro, è emerso che Facebook ha limitato l’accesso all’articolo del New York Post su Hunter Biden durante le elezioni del 2020 dopo essere stata messa in guardia dall’Fbi sulla campagna di disinformazione in corso. A raccontarlo lo stesso Zuckerberg. L’articolo in questione riguardava delle presunte email emerse dal laptop di Hunter Biden dalle quali emergeva che l’ex vicepresidente aveva aiutato il figlio in alcuni affari in Ucraina.
Un uomo assai potente, quindi, Zuckerberg. Ma meno ricco in questo 2022. Forse anche per questo Meta sta pianificando possibili funzionalità a pagamento per Facebook, Instagram e WhatsApp e sta mettendo in piedi un team ad hoc.
La decisione arriva dopo un calo per la società nella raccolta pubblicitaria e investimenti dirottati nel metaverso, la nuova scommessa della compagnia di Mark Zuckerberg. Dopo il primo trimestre, anche l’ultima trimestrale di luglio ha certificato ricavi diminuiti anno su anno per la prima volta in assoluto. L’utile netto di Meta è sceso del 36%, più di 3 miliardi di Dollari, nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2021.
E anche le finanze personali del fondatore di Facebook hanno subito una contrazione. Il patrimonio netto del CEO di Meta, infatti, quest’anno è crollato di 70 miliardi di Dollari, pari al 55% rispetto a quello dello scorso anno. E così, Zuckerberg è scivolato al 20esimo posto nella classifica delle persone più ricche del mondo.
Forse anche per questo, quindi, Meta decide di “battere cassa”. Sulle piattaforme di Meta ci sono già funzionalità a pagamento come nei gruppi di Facebook (gli amministratori possono addebitare l’accesso a contenuti esclusivi); su WhatsApp viene addebitata ad alcune aziende la possibilita’ di inviare messaggi ai propri clienti; mentre Instagram ha recentemente annunciato che i creatori potrebbero anche iniziare ad addebitare un abbonamento per l’accesso a contenuti esclusivi. Anche altri social come Twitter e TikTok TikTok hanno iniziato a testare contenuti a pagamenti per i creators.
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