Giovanissima, bionda, con l’aria spensierata, questa è l’immagine che tutti ricordano di Gloria Guida, il sogno proibito degli Italiani.
C’è stato un momento del cinema italiano in cui le pellicole a sfondo erotico hanno avuto un successo strepitoso. Di certo il merito non era delle storie rappresentate, ma dalle attrici che con la loro avvenenza, riempivano lo schermo.
Gli anni Settanta
Gli anni Sessanta avevano portato anche in Italia la liberalizzazione dei costumi. Il sessantotto c’era stato, le donne rivendicavano maggiore libertà anche di abbigliamento, per cui anche al cinema vennero sdoganati outfit provocanti. Intendiamoci, la commedia sexy era tutt’altro che femminista.
Protagonista di una trama esile è sempre una fanciulla, tanto leggiadra quanto disinibita, desiderata da tutti e da tutti fatta oggetto di attenzioni. L’ambientazione procede a schemi fissi, troviamo in primis la casa in cui la giovane interpreta una discinta fantesca o una nipotina acquisita; la scuola, dove è alternativamente professoressa o allieva continuamente spiata da vari “Pierini”; o poliziotta, collocata nell’ambiente principe del sessismo dell’epoca, la caserma, dove torve di militari di leva e non, abbacinati dagli ormoni, non fanno altro che osservare la malcapitata che, avendo a cura la sua igiene, occupa la doccia molto di frequente.
Questo tipo di commedia ci ha regalato, però, alcune tra le attrici più affascinanti del periodo, alcune delle quali dotate di vero talento, non solo estetico. L’elenco è lungo: Laura Antonelli, Barbara Bouchet, Lilli Carati, Ornella Muti, Gloria Guida, Edwige Fenech, Florinda Bolkan, Nadia Cassini. Molto meno “normalizzate” nelle forme e nell’aspetto rispetto alle bellezze attuali, ognuno riusciva a ritrovare in questo parterre di stelle, la sua preferita. Mora o bionda, più o meno dotata, androgina o giunonica, si era certi di trovare il proprio ideale.
Gloria Guida
Gloria Guida è stata una delle più amate e seguite dell’epoca. Il suo ruolo in genere era quello della studentessa, per via del suo fisico longilineo e acerbo. Nata a Merano da famiglia di origine emiliana, muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo come cantante. Esordisce nel cinema ad appena 19 anni, nel film La ragazzina, a cui fa seguito il similare La minorenne. Il film che è legato però all’immaginario collettivo è La liceale. Inutile dire che le reazioni del mondo femminista di fronte a queste pellicole non era dei migliori, ma davvero sbancavano al botteghino. Di recente c’è stata una rivalutazione del genere, passando da B-movie a cult. Dopo il matrimonio con Johnny Dorelli, la Guida ha abbandonato il cinema, lasciando orfani tutti i suoi ammiratori.
Ma noi la ricordiamo con uno scatto dell’epoca, in cui sono evidenti tutti i motivi per cui gli italiani avevano una passione per lei e per cui Quentin Tarantino l’ha eletta a sua musa.