In settant’anni di carriera Pippo Baudo è diventato un caposaldo della televisione italiana. Ma come è arrivato fin qui? La confessione del presentatore
Pippo Baudo, uno dei grandi pilastri della televisione italiana, ha dato inizio alla sua carriera nei primi anni Sessanta. Le prime trasmissione da lui condotte, come “Telecruciverba”, sono rimaste negli annali, e hanno legato per sempre il suo volto al nome della Rai.
Lo showman catanese, classe 1936, si è da sempre dichiarato profondamente orgoglioso di essere siciliano. Nel 1968 conduce il suo primo Festival di Sanremo, ma l’occasione che lo renderà più noto che mai al pubblico è la conduzione del programma “Canzonissima” nel 1972. Nel corso della sua vita arriverà a guidare ben 13 edizioni del famoso Festival sanremese.
In questi quasi settant’anni di carriera Pippo Baudo, oltre ad aver condotto moltissimi programmati, è stato anche conduttore radiofonico, paroliere e compositore. Questa sua personalità poliedrica gli è valsa la vincita dei più svariati premi.
Il conduttore ha avuto nel corso degli anni ha avuto cinque donne, due delle quali gli hanno donato dei figli. Il primo matrimonio l’ha legato a Angela Lippi, dalla quale è nata, nel 1970, la primogenita Tatiana. Alessandro, invece, nasce dalla relazione avuta con Mirella Adinolfi. Nonostante il primo figlio maschio di Pippo Baudo sia venuto alla luce nel ’62, verrà riconosciuto dal padre soltanto nel ’96, dopo varie traversie legali.
Dopo le relazioni pluriennali con Alida Chelli e Adriana Russo, nel 1986 sposa Katia Ricciarelli, dalla quale divorzierà nel 2007. Katia ha confessato anche di aver abortito un figlio avuto con Baudo: secondo la donna il conduttore credeva che per loro “fosse troppo presto” per avere un figlio.
In diverse occasioni Pippo Baudo ha raccontato che il programma “Settevoci”, nato dal suo genio, non era affatto piaciuto ad uno dei dirigenti. Per questo, le prime sei puntate registrate erano finite in un magazzino. Domenica 6 febbraio 1966, racconta il conduttore, ci fu un problema con una delle puntate, che venivano trasmesse in quel periodo, del telefilm americano Rin Tin Tin.
L’episodio programmato per quella serata, divenuto irrecuperabile, venne sostituito con una delle registrazioni di “Settevoci”. Il programma di Baudo ebbe un successo immenso, raggiungendo persino l’84% di share. L’indice di gradimento fu sufficiente per convincere il dirigente a trasmettere le altre puntate nelle domeniche successive.
Ad oggi il conduttore siciliano ammette: Rin Tin Tin, il cane più famoso della tv mondiale, è il “fido amico” a cui devo la mia carriera.
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