I film sono fatti della materia delle passioni degli uomini ed una delle più grandi è sicuramente il cibo. Oggi parliamo del sugo de “Il Padrino”
Il cinema si fonda sulle passioni degli uomini, quelle che, portate all’eccesso diventano vizi: sesso, amore, potere, denaro e per ultimo, ma non ultimo, il cibo.
Se facciamo mente locale, non sono davvero pochi i film, le serie tv in cui trovano un ruolo da protagonista piatti più o meno gustosi. In alcune pellicole la loro stessa preparazione è metafora dell’intento stesso del film. Possono essere ricette tradizionali o meno, ma pensandoci bene, gran parte delle discussioni e dei ragionamenti più importanti avvengono in cucina, mentre si è impegnati o a mangiare qualcosa occhi negli occhi o a mescolare insieme degli ingredienti. La cucina come catalizzatore di pensieri, dunque.
Non c’è da stupirsi quindi che grandi capolavori del cinema abbiano passaggi importanti legati ad una ricetta. Uno di questi è sicuramente Il Padrino, capolavoro indiscusso di Francis Ford Coppola. Nato da un libro di Mario Puzo, il film narra la vicenda di una famiglia mafiosa a partire dal capostipite, don Vito Corleone che emigra dalla natia Sicilia negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore ed in breve tempo diventa uno dei boss più importanti di New York. Il film non ha una genesi semplice. Per via dell’argomento subì parecchi stop, sia dalla produzione che da persone in qualche modo legate all’ambiente famoso. Anche Frank Sinatra tenta di opporsi al progetto, in quanto, a suo dire, nel romanzo di Puzo c’è un personaggio che poteva ricordarlo.
Anche la scelta del regista non è facile. Ci si orienta verso esponenti della comunità italoamericana, ma molti rifiutano. Tra coloro che declinano l’offerta ci sono nomi importanti tra cui Sergio Leone, Costa Gavras, Peter Bogdanich. Alla fine ci si orienta sul semisconosciuto (allora) e molto più economico Francis Ford Coppola che ne farà un vero capolavoro. Al primo capitolo della saga ne seguiranno altre due, sempre con protagonista Al Pacino.
Inutile dire che le ricette rappresentate nel film sono perlopiù italiane, anzi più che altro di origine meridionale.
Menzione speciale va alla descrizione della ricetta del sugo con polpette e salsiccia. C’è una scena in cui Clemenza insegna a Michael Corleone a preparare questa delizia del palato: ″Vieni qua guagliò, può succedere che devi cucinare per una ventina di figli! Vedi, si comincia con un poco d’olio, ci friggi uno spicchio d’aglio poi ci aggiungi tomato e anche un poco di conserva. Friggi e attento che non si attacca; quando tutto bolle ci cali dentro salsicce e pulpetta, poi ci metti uno schizzo di vino e nù pucurille ‘e zucchero.″ Baciamo le mani e…buon appetito!
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