Quest’anno si celebra il quarantennale della vittoria ai Mondiali di Spagna nel 1982. Quella squadra è diventata leggenda, ma il più bello era lui: Antonio Cabrini.
Chi ha vissuto quell’estate non potrà mai dimenticarla, mai. La nostra nazionale partita in sordina, attaccata dai giornali, finita in un girone difficilissimo, passo dopo passo, partita dopo partita, con le unghie e con i denti va a prendersi quel trofeo che da tanto mancava all’Italia.
Tutti i componenti di quella squadra sono entrati di diritto nella leggenda. Calciatori forse un po’ naif, dal fisico decisamente diverso da quelli di oggi, ma con un cuore molto più grande.
La formazione del 1982
Siamo più che certi che qualcuno la ricorderà ancora a memoria, ma per i più giovani la formazione di quel mondiale era: Zoff, Bergomi, Cabrini, Gentile, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani. Allenatore Bearzot.
Tutti grandissimi campioni che hanno segnato la storia del calcio italiano, ma qualcuno, forse anche malvolentieri, è entrato nella storia del gossip.
Antonio Cabrini
Gianni Brera, indimenticato giornalista sportivo, gli affibbiò il soprannome di Bell’Antonio. Bello lo era ed in qualche modo lo è ancora, ma Cabrini non ha mai amato quell’epiteto. Lui era per tutti, a quell’epoca, il Cabro.
In una recente intervista al Corriere della sera, Cabrini ha ripercorso tutte le tappe di una carriera e di una vita irripetibile. Antonio ha cominciato a giocare a pallone in provincia, nella sua città, Cremona. Suo compagno di avventure di ragazzo era Cesare Prandelli, un altro che di calcio capisce qualcosa. Bandiera della Juventus, diventò ben presto oggetto di ammirazione dalle fanciulle di tutta Italia. In un’epoca in cui non esisteva Facebook o Instagram le povere ammiratrici altro non potevano fare se non scrivere lettere e consumare francobolli. Lettere che venivano regolarmente recapitate a casa dei genitori di Antonio, dove la mamma con abnegazione e sopportazione rispondeva.
Ma di certo uno dei ricordi più vivi della sua carriera è legato a quel mondiale di calcio nell’ormai lontano 1982. Lui era in stanza con il “fenomeno” Paolo Rossi. Ha ricordato nell’intervista come Tardelli si intrufolasse in camera per scherzare, ma a Bearzot non sfuggiva nulla e allora andava a riprenderselo per farli dormire, solo che poi restava lui a chiacchierare.
Pur bellissimo, Cabrini ha tenuto un profilo basso, ha avuto una ex moglie e una compagna attuale. Ma due flirt famosi li ha rivelati, Sonia Braga e Iris Peynado. Bravo Antonio.