Caldo, caldo e ancora caldo. E se non possiamo batterlo, possiamo almeno sopravvivere e perché non farlo in un modo gustoso, che da’ la carica e che non sia banale?
“Apocalisse”, “Lucifero”, “Caronte”. Ogni anno l’anticiclone africano arriva con nomi sempre più minacciosi, terrificanti, che già dall’appellativo presuppongono giornate difficili, asfalto bollente, notti insonni e tanto tanto sudore.
Quest’anno poi, con la crisi energetica in atto, accendere il santo condizionatore implica un salasso non indifferente, oltre che impattare sul nostro già sofferente pianeta. Che fare? Soccombere boccheggiando? Disidratarsi fino alla morte? Accendere comunque il clima e vendere un rene per pagare la bolletta? Nessuno ha qui ricette salvifiche, né si intende ripetere il solito mantra da TG estivo: “non uscite nelle ore più calde, mangiate più frutta e verdura…” e bla bla bla. Ben consapevoli che la situazione è di difficile sopportazione, l’unica cosa che si può fare è tentare di alzare il nostro limite di tolleranza, magari ricorrendo a delle bevande fresche e stimolanti. Perché si sa, con l’alzarsi della temperatura, la pressione si abbassa e la testa gira…
Rinfrancarsi e rinfrescarsi si può
Una delle bevande più consumate in Italia è il caffè, che nella sua versione estiva, quella fredda, può raggiungere livelli altamente lussuriosi. Tante sono le versioni possibili per prepararlo, ognuno può scegliere quella che più si avvicina al suo gusto e, perché no, anche di più facile realizzazione.
Caffè leccese
Di evidente origine salentina si prepara con il caffè della macchinetta casalinga. In un bicchiere grande riempito di cubetti di ghiaccio (almeno tre), si versa un dito di latte di mandorle e il caffè. Da bere immediatamente, altrimenti si annacqua. Refrigerio e gusto assicurati.
Caffè shakerato
Il re del bar. Espresso shakerato con zucchero (a piacere), ghiaccio e per chi ha voglia anche corretto con un liquore di vostro gradimento. Un momento di “resurrezione”.
Mezzo freddo
Varietà sicula, anzi, per la precisione della Sicilia orientale. Viene preparato con l’espresso che verrà fatto raffreddare molto lentamente. Una volta raggiunta la temperatura richiesta, verrà aggiunta la granita di caffè. I più voluttuosi chiederanno lo sbuffo di panna montata come topping. Va rigorosamente servito nel bicchiere da amaro. E anche qui…piacere assoluto.
Tradizionalissimo
E se non si ha nessuna voglia di uscire ma di caffè freddo tanta, si può preparare in casa, come lo facevano le mamme di una volta. Preparare una mega quantità di caffè della moka, allungarlo leggermente con acqua e aggiungere zucchero a piacimento. Lo scuro composto, una volta raffreddato, andrà poi versato in apposita bottiglia da mettere nel freezer. Va tirato fuori una mezz’ora prima di berlo. Prima di versarlo agitate la bottiglia e il gioco è fatto. Poca spesa, molta resa…