Steve McQueen è un mito senza tempo. Spigoloso e con un fascino magnetico che cresce generazione dopo generazione. I suoi orologi non erano da meno, e uno gli assomigliava più degli altri.
Ci sono attori e ci sono i miti. Ci sono i nomi che “fanno botteghino” in una stagione, in un periodo storico. E poi ci sono dei monumenti che non temono il tempo, la cui figura cresce anno dopo anno, anche dopo la loro scomparsa.
E non si tratta di memorie, ma di presenza vive, icone dello stile e della personalità che non è nemmeno strano trovare in una campagna pubblicitaria contemporanea, tanto la loro immagine rimane fresca e attuale. Un riferimento che non passa ma cresce.
Se c’è un gigante di Hollywood capace di essere tutto questo, quello è Steve McQueen. Il suo carisma, la sua ironia, il suo dinamismo, rimarranno eterni, forse anche grazie a una scomparsa prematura che, purtroppo per lui, non gli ha permesso di diventare vecchio. Steve McQueen sarà sempre Steve McQueen, lo splendido 30-40enne che cavalca moto, macchine da corsa, che prende la vita per il bavero, la striglia, la strizza e la doma.
Steve McQueen: la passione per gli orologi e per TAG Heuer
Che Steve McQueen fosse un appassionato di accessori maschili, è cosa ben nota. Ancora oggi ci sono linee di occhiali che continuano a furoreggiare sul mercato grazie alla spinta di alcune famose fotografie del divo.
Altra sua passione erano gli orologi: Cartier, Rolex Submariner… l’elenco dei suoi “pezzi” noti sarebbe lunghissimo. Ma uno e uno solo è “l’orologio di Steve McQueen”. Quello che ha amato più di tutti, quello che forse rispecchia meglio la sua personalità unica e spigolosa. Quello che, quando è andato recentemente all’asta, ha fermato l’asticella delle offerte alla cifra incredibile di 2milioni abbondanti di dollari
Si tratta del TAG Heuer Monaco ref.1133, “motorizzato” dal non meno leggendario Calibro 11, che ne fece il primo cronografo automatico della storia (molti anni prima che l’innovazione giungesse sul Rolex Daytona, per esempio).
McQueen lo indossò per la prima volta sul set del film “Le Mans”, nel 1970, e se ne innamorò a tal punto da farne un’ossessione. Non solo possedeva gli esemplari che gli erano stati forniti dalla produzione ma pare nel tempo ne acquistò altri. E soprattutto ne regalò, come appunto il “Monaco” andato recentemente all’asta. Un piccolo cadeaux che l’attore pensò di personalizzare e donare al meccanico del set: Haig Altounian.
Un “piccolo” ricordo che nel tempo, anche grazie al suo spettacolare stato di conversazione, è diventato un vero e proprio tesoro, per la gioia degli eredi del meccanico-amico. Oltre che un uomo spigoloso, Steve McQueen sapeva anche essere un uomo generoso.