Digitale terrestre, adesso sì che qualcosa deve cambiare in meglio. Il cambiamento tanto atteso ha a dir poco deluso le aspettative di tantissime persone in tutta Italia. Cosa sta accadendo alle televisioni degli italiani.
Forse non tutti, ma in molti ci avranno sicuramente fatto caso. Lo scorso 28 giugno, si è concluso il processo di refarming per la banda 700 Mhz in Italia. Tutto è iniziato in Campania e Lazio, a cui si sono unite tutte le altre regioni d’Italia successivamente “sposando” così la nuova frequenza. Tante le modifiche; sul Mux Mediaset 1 sono stati spostati alcuni canali provvisori per poi esserne posizionati altri in diversi LCN. Vale lo stesso anche per il Mux Mediaset 2 – in cui sono stati ricollocati alcuni canali – e nel Mux Mediaset 3 dove è stato aggiunto un canale di Test.
Una svolta che ha visto Confindustria mettere in evidenza una problematica, confermata dalla richiesta di nuovi bonus tv. Ma non solo; già, perché a quanto pare sono arrivate notizie non esattamente positive sugli effetti di questo refarming, conclusosi ormai da settimane. In particolar modo, in quel di Macerata.
Digitale terrestre, disastro televisivo: siamo tornati indietro invece che progredire
Secondo quanto spiegato da un sito locale, a Macerata e dintorni sono stati spenti i vecchi ripetitori. Ciò ha avuto un impatto devastante sulle televisioni in quel di Castelsantangelo. Ma anche a Monte Cavallo, Sefro, Bolognola, Ussita e Visso.
Alcuni cittadini hanno riferito addirittura che la tv sarebbe tornata indietro di decenni e decenni. Nel senso che sui loro dispositivi si vede soltanto la Rai. Un commerciante ha spiegato che il problema si ripercuote chiaramente sui più anziani che nella maggior parte dei casi non sono esperti in tecnologia.
E proprio per questo motivo, non sono in grado di affidarsi a questi nuovi sistemi. Tutti i luoghi sotto i cinquecento abitanti, a quanto pare, sarebbero tornati ad una situazione tutt’altro che al passo con i tempi.
E come detto, vedrebbero solo la televisione di stato. Conseguentemente, gli utenti più esperti sono costretti al satellite ed alla parabola. In caso contrario, sono di fatto impossibilitati ad accedere alle altre televisioni come Mediaset.
Insomma, la situazione è tutt’altro che rosea e si aggiunge a quella registrata in altri territori. Anche a Roma ci sono state delle segnalazioni, ed una simil situazione si è verificata pure nei dintorni di Torino. In attesa dello switch off al DVB-T2 che avverrà il prossimo 1 gennaio, qualcosa deve necessariamente cambiare.