Fine ingegno, grande acume, fiuto da investigatore infallibile, ma anche gran buongustaio il commissario Montalbano. Intenditore di ricette della tradizione che hanno poco da spartire con i piatti striminziti dell’alta cucina stellata.
Quando il grandissimo autore, “papà” di Salvo Montalbano, Andrea Camilleri ha delineato il suo personaggio ne ha fatto un uomo di principi saldi in fatto onore e giustizia, ma anche fedele a quanto di più genuino la sua terra gli ha saputo offrire: la tradizione culinaria. C’è qualcosa che Montalbano teme più degli assassini ed è Livia ai fornelli. Quanto gli fa rimpiangere Adelina!
Le vicende di Salvo Montalbano, come sanno tutti, sono ambientate in Sicilia. Andrea Camilleri ha utilizzato un’ambientazione letteraria, collocando il suo commissario in una città che somiglia a tante cittadine siciliane, ma non ne è nessuna. Vigàta, infatti, non è una città reale, è frutto dell’immaginazione del suo autore. Come lui stesso ebbe a spiegare in un’intervista «Vigàta in realtà è Porto Empedocle. Ora, Porto Empedocle è un posto di diciottomila abitanti che non può sostenere un numero eccessivo di delitti, manco fosse Chicago ai tempi del proibizionismo…. Allora, tanto valeva mettere un nome di fantasia: c’è Licata vicino, e così ho pensato: Vigàta. Ma Vigàta non è neanche lontanamente Licata. È un luogo ideale, questo lo vorrei chiarire una volta per tutte.» Chiarito questo dubbio a protezione del buon nome di tutte le città siciliane, ciò che è frutto di pura realtà, sono le delizie culinarie che si trova davanti Montalbano. Che provengano dalla cucina di Enzo, il suo ristorante preferito o dalle abili mani di Adelina, sono tutte ricette da leccarsi i baffi.
Di certo non è un piatto per vegani o per persone fanatiche di dieta e linea, ma è ricca di profumi e sapori. Si tratta di una pasta al forno, in cui si mescolano abilmente vari sapori e tutti decisi. La qualità di pasta da usare è quella corta, avendo cura di tirarla via a metà cottura in modo tale da far sì che continui a cuocere in forno. I maccheroni sono conditi con ragù alla siciliana, melanzane fritte, pezzi di caciocavallo, a cui si possono aggiungere eventualmente anche altri ingredienti come salumi tagliati a pezzetti e uova sode.
La passione per questo piatto preparato da Adelina, la sua fida governante, è ben ritratto in uno degli episodi della famosa serie, La giostra degli scambi, in cui il commissario viene ripreso in un duello corpo a corpo con la teglia di pasta…
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