Il refarming del digitale terrestre ha creato tante attese e promesse. Eccone alcune che si stanno avverando, ed erano davvero attesissime.
L’ ultima settimana di giugno è stata quella decisiva per gli appassionati italiani di televisione. Da mesi ormai si discuteva delle difficoltà e delle promesse del nuovo assetto digitale. In pochi ultimi e affannosi giorni la rete ha raggiunto il suo assetto definitivo mentre anche le ultime regioni ritardatarie, ovvero Lazio e Campania si schieravano ai blocchi di partenza di quella che sarà un’autentica rivoluzione.
È importante ricordare che, benché tutto nella rete, ovvero frequenze, sistemazione dei MUX, numerazione, disposizione delle antenne emittenti sia ormai pronto per il decollo del nuovo standard DVB-T2, le trasmissioni con la nuova codifica partiranno solo da gennaio 2023, se la tabella di marcia sarà rispettata.
A cosa servono questi sei mesi? Essenzialmente a “testare” l’efficienza della rete nel suo assetto definitivo e ad apportare le modifiche necessarie, nel caso si verifichino problemi di qualsiasi genere, in modo da essere certi che tutto sia perfettamente efficiente, prima che il nuovo standard dia origine a un nuovo “stress-test”.
Un’altra funzione importantissima dei mesi di “pausa” sarà quella di permettere a tutti gli italiani di attrezzarsi, se questo sarà necessario, delle apparecchiature adatte alla ricezione. Decoder o nuovi TV che siano, ci sarà tempo di intallarli con calma. Ben sei mesi di digitale terrestre funzionante e senza ulteriori “scosse”.
Le novità che milioni di telespettatori aspettavano
Con il nuovo assetto digitale, gli italiani avranno finalmente a disposizione tanti nuovi canali che da tempo attendevano il loro ingresso nei nostri menu.
Partiamo da un aspetto solo apparentemente minore ma amatissimo nel nostro paese: la radio. Nel Persidura Mux3 adesso appaiono molti nuovi canali Radio Radio e Radio Radio TV. Una novità importantissima perché la rete che si qualifica come “l’evoluzione della radio” ha dato al mezzo creato da Marconi una vitalità inattesa e di grande successo. L’ampliamento dell’offerta sarà graditissimo.
Appariranno inoltre copie di GM24, La4 Italia e Channel24, utili in caso di sintonia “difficile”. Ma veniamo alla vera rivoluzione che attende la gran parte degli appassionati: il salto all’HD di tutti i canali Mediaset, anche se con tempi un po’ più lunghi (comunque entro l’anno). Sì, l’importantissima rete generalista, amatissima specialmente per i suoi format e le sue rubriche, passerà ad un’alta qualità di trasmissione che finora era stata propria solo di emittenti di nicchia. L’alta qualità per tutti, dai telefilm ai rotocalchi, passando per i reality, è il segno del grande progresso tecnologico che sta vivendo la nostra offerta televisiva.
Come godersi queste vere e proprie chicche? Come sempre il suggerimento è quello di inserire la risintonizzazione automatica in modo che siano i nostri apparecchi ad occuparsi in automatico di integrare i nuovi canali e le nuove numerazioni. Solo in caso di malfunzionamento converrà passare alla risintonizzazione manuale.