Lo Spritz: il principe degli aperitivi ha una storia affascinante e “gustosa”

Non c’è “ape” senza Spritz e tutti, in qualcuna delle sue innumerevoli varianti lo hanno assaggiato almeno una volta. Ma la sua storia è davvero affascinante.

“Ci facciamo uno Spritz”? Come resistere ad un simile invito? Mentre si risponde già si assapora il gusto di uno degli aperitivi più amati al mondo. Freddo e gustoso in ognuna delle sue varianti, ha conquistato tutti.

Spritz
Un dissetante Spritz ghiacciato (web source)

Long-drink

Puristicamente parlando, lo Spritz è un long-drink. Un long-drink è una bevanda alcolica allungata con seltz o altro analcolico, servita ghiacciata in capaci bicchieri. La percentuale dell’alcol non dovrebbe essere superiore al 20%, in quanto è pensato per dissetare e viene servito prima di cena.

Un po’ di storia

Molti lo ignorano, ma la storia dello Spritz risale a qualche secolo fa, ben prima della moda dell’happy hour. La versione originaria e ruspante fu ideata dai soldati dell’impero asburgico che occupavano il Veneto. Amanti del buon bere, i soldati non erano abituati al sapore corposo del vino. Per renderlo più adeguato al loro gusto, lo allungavano con acqua gassata, lo “spruzzavano” con l’acqua, in tedesco: spritzen!

Spritz
Come si prepara uno spritz (web source)

La prima versione che si avvicina a quella che apprezziamo tuttora nasce tra i primi del Novecento e gli anni Venti, in cui prima viene aggiunto il Seltz e poi il bitter o il vermouth. Con l’arrivo del bitter nella ricetta cominciano a diffondersi una pioggia di varianti. A Venezia si fa con il Select, ideato dai fratelli Pilla. La ricetta del Select è tutt’ora segreta, si sa che c’è del rabarbaro e del ginepro, ma il resto è a prova di spionaggio.

Le varianti

Se chiedete uno Spritz in un qualsiasi bar, senza specificare, nel 99% dei casi vi verrà servito la variante Aperol, la più diffusa ed amata. Coloro che prediligono un gusto più amaro preferiscono la versione con il Campari, di un bel rosso acceso. Anche il Campari ha una storia di tutto rispetto. Nato a Novara da una ricetta di Gaspare Campari, il suo ideatore si trasferisce a Milano nel 1862. Proprio qui, nel 1932, nasce il primo “aperitivo pronto”, il Campari Soda, nella inconfondibile bottiglietta creata appositamente dall’ artista futurista Fortunato Depero. I più informati e “goduriosi” apprezzano anche lo spritz realizzato con amari storici come il Cynar e la China Martini.

Un articolo del genere non può essere completo senza la ricetta per realizzare il mitico aperitivo, nella sua versione originaria e in quella, più conosciuta, con l’Aperol.

Ricetta originale: 1/3 di vino bianco frizzante, 1/3 di bitter, 1/3 di acqua frizzante.

Aperol Spritz: 4 cl di Aperol, 6 cl di prosecco, uno spruzzo di soda o di seltz.

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