Esiste un piatto perfetto da gustare sul sofà, mentre segui la tua serie preferita o la partita? Difficile trovarne uno che non sbricioli, non sgoccioli, non vada a pezzi e sia anche buono. Difficile, ma non impossibile.
Ci sono momenti in cui fuori dalla porta occorrerebbe affiggere il cartello “do not disturb – on air”.
Dove on air è il programma che stavamo aspettando da giorni o anche solo da ore. Serie TV, partita, maratona elettorale per i più perversi. Ma comunque qualcosa che richiede tutta la nostra attenzione e che si svolge, questo è il top, esattamente all’ora di cena.
O meglio ancora, qualcosa che è così interessante da richiedere una gratificazione alimentare. Sofà, telecomando, bevande, e… Già, cosa scegliere che sia pratico, gustoso e non rischi di distrarci tracimando sulle ginocchia o sul rivestimento proprio al momento topico del nostro relax televisivo?
Farinata di ceci: l’oro di Pisa
Benché i grandi appassionati di farinata, come lo scrivente, siano ben consapevoli che il piatto è molto più ligure che toscano, a Genova la farinata di ceci venne chiamata proprio così, in segno di scherno verso la repubblica marinara sconfitta.
La leggenda racconta che i genovesi prevalsero nutriti dalle ultime provviste di farina di ceci impastata con acqua e olio. Correva l’anno 1284. Da allora la farinata è diventata irrinunciabile, anche senza guerre navali in corso. Per prepararla basta disporre dei pochi ingredienti elencati sotto. L’unica vera accortezza è quella di mescolare acqua e farina di ceci senza fare grumi. Basta aggiungere l’acqua un po’ alla volta alla farina in una ciotola ampia e girare bene con la forchetta. Al limite si può intervenire col frullatore a immersione, in caso di malaugurato fallimento della tecnica manuale.
Secondo la scuola classica acqua e farina andrebbero riposate 4-5-10 ore, prima di essere schiumate e mescolate all’olio e finire in teglia.
Ovvio che così facendo la praticità della ricetta va un po’ a pallino: occorre organizzarsi un giorno prima. Per me, che la farinata la faccio spesso, un’ora di riposo si è sempre dimostrata più che sufficiente. Aspettare ulteriormente non produce miglioramenti apprezzabili al mio palato.
Importante è ungere bene, molto bene, le teglie e magari spolverare le teglie unte con un po’ di farina di ceci avanzata. Oppure adottare la carta forno, che passa la paura. Attenzione però che in mancanza di precauzioni anti-incollamento separare la farinata dalla teglia diventerà impossibile, e tanti saluti al relax televisivo.
La farinata si stende sottile, versando la pastella che sarà ben liquida. Le dosi indicate bastano per 3 teglie da 30cm. Si inforna nel forno caldissimo, a 250 gradi, sperando che il forno sia in piano. Altrimenti, dopo i primi dieci minuti ad alta temperatura la teglia va girata di un quarto di giro. Si prosegue per altri 10-15 minuti fino al colore desiderato, che è quello della foto.
Gli ingredienti per tre teglie perfette di farinata
- Acqua 900 ml
- Farina di ceci 300g
- Olio extravergine 50g (più il necessario per ungere 3 teglie)
- Sale 2 cucchiaini
La delizia della farinata non si discute. SI può porzionare anche per sfamare un discreto numero di amici. E, last but not least, si può gustare senza spandere sugo, briciole, foglie di insalata o pezzi di pancetta sul divano.
Non è la dote principale della farinata. Ma non è comunque cosa da poco.