Come perdonare una persona che ti ha fatto del male

Alcune persone feriscono e fanno del male. Difficile perdonare quando il dolore scava delle ferite profonde nell’animo.

Nelle relazioni è difficile trovare un equilibrio tanto più quando finiscono. Non ci sono né vinti né vincitori. Da una parte e dall’altra resta un vuoto, un dolore che permane in forma più o meno profonda a seconda delle storie. La prima reazione è pervasa da sentimenti confusi e contradditori. La delusione lascia spazio all’odio e alla rabbia di fronte a quello che in molti chiamano un “fallimento”. Più che un fallimento, le relazioni finisco per diversi motivi e nel rimbalzo delle accuse, ognuno fai i conti con i propri sbagli.

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Due persone che litigano

Come si fa a dimenticare? Il tempo farà il suo decorso e aiuterà in questo. Ma non senza un’azione volontaria. Una delle risposte risiede nel perdono. Con questa azione è più semplice lasciarsi tutto alle spalle ma non è scontato. Esiste un meccanismo che apre le porte al perdono e la chiave sarebbe celata nella facoltà dellaa simpatia.
I comportamenti di alcuni individui feriscono in maniera eccessiva.

Ad esempio, ci sono persone affette da determinate patologie “borderline” come il narcisismo che si rivelano ancor più deleterie nella vita di un altro. Mortificano, umiliano, annullano l’altra persona. Per superare questo malessere che lega ancora a dinamiche del passato è importante restare obiettivi e saldi in se stessi.

Simpatia: chiave del perdono

Una delle tecniche è guardare la situazione dal punto di vista dell’altro. Questo meccanismo si chiama “simpatia”. Il perdono è un dono umano, un meccanismo di difesa naturale che aiuta ad allontanarsi da una persona “tossica” o che ci ha fatto del male.

Superata la fase dell’apice del dolore, è possibile intraprendere un percorso con se stessi e affrontare la situazione con distacco. Anche se non vi sono delle ragioni ovvie al comportamento dell’altro è possibile cominciare ad osservare le sue azioni dal punto di vista dell’altro.
In questo modo si può capire da dove provenga il dolore al quale si è stati esposti e aiuta ad affrontare e a superare il malessere personale.
Perché ha agito così? Perché lo ha fatto a me? Perché non accetto quello che mi ha fatto?
Ponendosi alcune domande è necessario far decadere le proprie convinzioni. Avvicinandosi al punto di vista dell’altro, andando nella comprensione delle sue azioni, si attiva il canale della simpatia.
La simpatia significa provare le stesse emozioni dell’atro e condividerle con lui. Spesso le incomprensioni portano a forme di incomunicabilità che limitano l’opportunità di essere obiettivi. Attraverso la simpatia è possibile osservare le situazioni da un’altra prospettiva.

Cosa fare per perdonare

Il passato di una persona influisce sui suoi comportamenti. Non tutte le persone riescono a diventare degli adulti equilibrati. I traumi del passato sono come dei fantasmi che si nascondo nelle camere dell’inconscio. Ci sono fattori quali patologie borderline, la dipendenza dalle droghe o un’infanzia difficile, traumi legati al bullismo o violenze. Questo si ripercuote sulle azioni del presente. Entrare in simpatia con l’altro significa cercare di capire le sue azioni in base alle sue esperienze.
Questo non significa accettare il comportamento dell’altro bensì andare nel perdono, lasciandosi dietro le spalle sentimenti negativi che logorano l’animo come la rabbia, l’odio, la gelosia o il sentimento di vendetta.
Attraverso la chiave del perdono si lascia andare via la rabbia. Al contrario, se questo non accade, quella persona potrà continuare a ferirci.

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