La casa nella prateria è stato uno show leggendario e senza uguali. In superficie i buoni sentimenti vincevano sempre. Ma dietro le quinte le cose erano un po’ diverse anche per un certo “difettuccio” di Michael Landon.
La casa nella prateria non è stato soltanto lo show di maggiore successo nella storia della televisione. Uno dei pochi (se non forse l’unico) che sia andato in onda anno dopo anno, senza alcuna interruzione dalla prima messa in onda a quasi cinquant’anni di distanza.
C’è un uomo che reso possibile tutto questo, e ne abbiamo parlato più volte sulle colonne di newstv.it. E’ stata la passione, il talento, la volontà di ferro, la determinazione a raggiungere l’eccellenza, il talento drammatico di Michael Landon a fare della “Casa nella prateria” tutto quello che continua a essere nel cuore di milioni di spettatori di tutto il mondo.
La casa nella prateria non era una famiglia soltanto sullo schermo. Landon l’aveva trasformata in una specie di famiglia anche sul lavoro. Il rispetto, l’affetto, la stima, la capacità di lavorare tutti insieme per un obiettivo comune non erano diversi davanti e dietro lo schermo.
Il cast si conosceva, si incontrava in feste fuori dal set, il “padre” Charles Ingalls / Michael Landon aveva sempre un attenzione speciale per le sue “figlie”, sua “moglie” e per tutti gli altri componenti del cast.
Nella realtà come sullo schermo
Ma, si sa, Michael Landon non era un uomo perfetto. Chi lo è mai stato? Per certi versi e per certe debolezze era incredibilmente diverso dal personaggio che interpretava. Ma per altri gli assomigliava forse troppo. Trasportare nel mondo di Hollywood la frugalità (o vogliamo dire pure una certa avarizia?) da pioniere creò nel suo cast non poche tensioni e insoddisfazioni.
A rivelarlo è stata Alison Argrim, indimenticata interprete della “terribile” Nellie Oleson, che per una volta ha “punzecchiato” anche nella vita reale, rilasciando un’intervista a Larry King nel 2004.
Michael era premuroso, faceva alle bambine dei bei regali. Ma il suo show era, secondo la Argrim, il più tirchio di tutta la TV. Landon aveva scelto i suoi attori avendo cura che non fossero famosi e conosciuti dal pubblico. Bravi professionisti, spontanei e col carattere adatto. Ma certamente non delle star affermate. E questa era una delle tattiche principali che gli permetteva, come produttore, di tenere tutti al minimo della paga.
“Molti degli attori si lamentavano” ha raccontato la Argrim. Ma nessun attore ha mai lasciato la “Prateria” perché non guadagnava abbastanza. Micheal Landon non li strapagava ma li rispettava, e ha dato loro la fama.
Un po’ padre, un po’ padrone, così era Michael Landon. Anche questo, forse, ha reso inimitabile e irripetibile il successo di uno show che ha attraversato ben otto (o nove, a seconda dei calcoli), stagioni.
Come si dice “un uomo di carattere non ha mai un bel carattere”. Ma sono gli uomini di carattere che fanno la storia, anche quella della televisione.