Forse il nome non ve la riporterà immediatamente alla mente, ma c’è stato un momento in cui Wendy era veramente ovunque in TV. Bionda e dalle forme generose, ha fatto sognare una generazione di italiani.
Chi la ricorda sicuramente ha in mente il suo “ensemble”, ma non solo. Si proponeva in modo molto ironico e con un sorriso contagioso. Come dimenticare il suo accento?
Wendy dalla California
C’è stato un momento, nella televisione italiana, in cui bastava essere carina ed “esotica” per ottenere successo. Almeno così si dice dietro le quinte. E Wendy apparteneva a quella generazione. Nata in California e nipote del mai dimenticato Stan Laurel, il 50% di Laurel & Hardy, o come li abbiamo sempre chiamati in Italia, Stanlio e Ollio, approda in televisione nei primi anni Novanta affiancando un’altra colonna della televisione di quegli anni, i Trettrè. Usava ad arte, durante le trasmissioni, il suo forte accento americano, che rendeva i suoi discorsi, seppur in italiano, di difficile comprensione ai più. Ha affiancato i più grandi conduttori del tempo, da Raimondo Vianello a Gerry Scotti, fino ad arrivare a Paolo Bonolis, Giancarlo Magalli e Carlo Conti. Insomma, il gotha della conduzione televisiva. È ancora sulla breccia, quando decide di mollare tutto e ritirarsi dalle scene. Lascia l’Italia e torna negli Stati Uniti, per la precisione a Miami.
La vita negli States
Ed è negli States che ha incontrato il suo attuale marito, un imprenditore nel settore delle costruzioni, Jeff Safchik. Con Jeff sono una coppia molto affiatata, anche se non hanno avuto figli. Quando era ancora in Italia, Wendy per un periodo si è accompagnata con il figlio dell’allora ministro De Lorenzo.
Pur serbando un ottimo ricordo degli anni vissuti in Italia, è molto soddisfatta di come è la sua vita oggi. Si dedica al volontariato, ha molti hobby e pratica tanto sport. È un’appassionata giocatrice di polo, come si evince dalle foto pubblicate sul suo profilo Instagram. Nobile sport e decisamente di nicchia, il polo è anche lo sport preferito del principe Carlo e dei suoi figli. Il polo è uno sport in cui si affrontano due squadre formate da quattro giocatori a cavallo e muniti di stecche di bambù. Scopo del gioco è mandare una palla di legno tra due pali. Ogni partita è divisa in tempi di circa sette minuti. Al termine di ogni tempo, il cavallo deve essere cambiato, in quanto è al galoppo per tutto il tempo e non reggerebbe.
Si può quindi dire, senza tema di smentita, che Wendy si sia data “all’ippica”.
