Per tenere sotto controllo la prostata la medicina tradizionale è indispensabile. Ma per proteggere la salute di questo organo importantissimo nell’equilibrio maschile, la natura offre un grosso aiuto che non va sottovalutato.
La prostata può presentare varie forme di disturbi, ingrossamenti e patologie. Per curarla la fitoterapia, che è medicina propriamente usata, ma che usa le piante come fonti di principi attivi, va in tre direzioni principali.
Una è quella antinfiammatoria, poi c’è quella antibatterica e infine c’è l’azione riequilibrante del sistema ormonale maschile, che è un po’ la causa di tutti gli scompensi. Alcune delle erbe più utili nella cura dei disturbi della prostata si trovano vicinissime a noi. Così vicine che spesso le chiamiamo “erbacce”. Quali sono?
Cos’è la prostata
La prostata ha la funzione di produrre il liquido seminale e funziona da centrale di controllo di tutto il sistema ormonale maschile. E’ una piccola ghiandola, più o meno grossa come una noce, ma la sua funzione è enorme. Con l’avanzare dell’età la prostata tende ad ingrossarsi. In molti casi non è un problema ma se l’ingrossamento è eccessivo, il gonfiore della prostata dà disturbi nell’azione di urinare (che diventa più faticosa e quindi più frequente). Oltre al cambiamento di dimensione, la prostata si può infiammare. In questo caso si parla di prostatite: un disturbo della prostata che colpisce uomini ancora in giovane età. Molte, e non sempre facili da individuare, sono le cause della prostatite. Lo stress, l’eccesso di alcool, l’uso prolungato di una sella non idonea, o semplicemente l’azione di batteri che si sono annidati e sviluppati nell’apparato urinario.
Oltre all’ingrossamento e all’infiammazione, il terzo temuto nemico della prostata, il più pericoloso è il cancro alla prostata. Un pericolo per tutti gli uomini sopra i 50 anni, che vale la pena di prevenire con un periodico esame del sangue, che misura il PSA.
Le erbe che aiutano la prostata
Zucca: pianta della damiglia delle cucurbitacee, i cui semi sono largamente utilizzati per curare l’ingrossamento benigno della prostata. I semi contengono infatti betasteroli strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni. Che aiutano a riequlibrare il bilancio ormonale senza bisogno di pericolose medicine sintetiche.
Ortica: comune infestante di cui vanno utilizzate le radici. Essiccate, aiutano in caso di ingrossamente, grazie ai fitosteroli e scopoletina. I fitosteroli ostacolano la conversione del testosterone in estrogeni, riequilibrando la composizione ormonale, che è tra le cause dell’ingrossamento prostatico. strogeni.
Serenoa: anche la terza erba forse meno nota coadiuva il riequilibrio del sistema ormonale. E’ molto efficace me non tutti la tollerano bene, può causare nausea e vomito negli individui presdisposti e vale quindi la pena di utilizzarla con cautela, almeno inizialmente.
Non sottovalutiamo la prostata, specialmente oltre una certa età il suo controllo e la sua “manutenzione” diventano estremamente importanti. Non solo per difendersi da piccoli disagi, ma anche per evitare veri e propri sconquassi dell’equilibrio psicologico, fisico e ormonale.
Le erbe possono aiutare molto, non trascuriamole.