Molti sembrano essere rimasti impantanati nelle procedure dello “switch off” definitivo al DVB-T2, con i “vecchi” canali che non si vedono più
Una vera e propria rivoluzione. Che non riguarderà solo le aziende televisive o le imprese tecnologiche. Il passaggio al nuovo digitale terrestre, infatti, andrà a toccare, in maniera viva, la vita dei cittadini. Anche perché alcuni importanti canali non saranno più visibili come accadeva prima. Ecco quali sono.
Da alcune settimane, infatti, tutti i canali nazionali devono in Mpeg-4. I media nazionali potranno, però, contemporaneamente e se vorranno, continuare a trasmettere anche in Mpeg-2, cioè in bassa definizione. Questo fino a dicembre 2022 per rendere meno netto lo switch-off.
Questo perché, ovviamente, la nuova tecnologia va a coinvolgere milioni e milioni di telespettatori. Che saranno costretti ad aggiornare i propri televisori. I cittadini, fiaccati anche economicamente dalla pandemia da Covid-19 dovranno quindi aggiornare i propri dispositivi. In molti casi comprare una nuova tv, che avrà anche il tuner Dvb-t2 e quindi sarà già pronto per tutti i futuri passaggi verso il nuovo digitale.
Insomma, spese su spese per gli italiani. E’ vero che i bonus decoder e rottamazione hanno dato un forte input. Nel 2021 sarebbero stati acquistati circa 5 milioni e mezzo di televisori mentre la vendita media annuale è di 4 milioni. E sembrerebbe che nel 2002 arriveranno altri 68 milioni per l’acquisto di apparecchi in linea con i nuovi standard tecnologici. Somme che dovrebbero aggiungersi ai circa 100 milioni per i bonus tv che sarebbero rimasti nelle casse del Mise. In più, al fine di ridurre il divario digitale delle persone anziane e con redditi bassi, gli over 70 che hanno un assegno pensionistico sotto la soglia dei 20 mila euro annui potranno ricevere il decoder direttamente a casa.
Bonus e agevolazioni che, però, non sembrano aver salvato l’Italia dal caos. Molto, forse, anche per colpa di una popolazione che non è sufficientemente “alfabetizzata” sotto il profilo tecnologico.
Come cambiano i “vecchi” canali
Molti sembrano essere rimasti impantanati nelle procedure dello “switch off” definitivo al DVB-T2, con i “vecchi” canali che non si vedono più. Per il normale spettatore lo svantaggio principale del digitale terrestre è dato dalla necessità di acquistare dei nuovi apparecchi atti alla sua ricezione.
Negli ultimi giorni, infatti, si registrano diverse modifiche che riguardano soprattutto canali di livello nazionale. Il canale Boing Plus (Provvisorio), trasmesso in MPEG-4 H.264 ha per esempio terminato le sue trasmissioni. Il network, comunque, è tuttora visibile tramite Boing Plus, che è presente in duplice copia agli LCN 45 e 545 del Mux Mediaset. Anche in questo caso viene trasmesso in MPEG-4 H.264.
Ma vi sono dei canali che cambiano la propria collocazione. Ecco quali: Retecapri (presente alla posizione 122), Capri Casinò (149), Capri Fashion (247) e MSSport (402). Tutte queste emittenti trasmettono in MPEG-4 H.264 con la risoluzione 1920×1080 pixel. Insomma, non è facile orientarsi nel mare magnum. Ma noi continueremo a tenervi aggiornati.