Vaiolo delle scimmie, ipotesi quarantena per affetti e chi è stato a stretto contatto con i contagiati
Un nuovo virus che sta allertando le autorità sanitarie. Questa volta, il sistema sembra essere più preparato ai rischi di una pandemia e di diffusione del virus. Secondo quanto riferito sono sette i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia, tra i quali quattro ricoverati allo Spallanzani di Roma, in buone condizioni.
Per anticipare i rischi di una diffusione dei contagi, il ministero della Salute ha emesso una circolare sul vaiolo delle scimmie. Viene valutata l’ipotesi di vaccinare i contatti a rischio come gli operatori sanitari e chi è maggiormente esposto al rischio di contrarre il virus. Inoltre- specifica il ministero-potrebbe essere considerata la possibilità di far scattare una quarantena per chi ha contratto il vaiolo delle scimmie e chi è stato a stretto contatto con gli affetti.
Sul tema sono intervenuti alcuni esperti tra i quali Matteo Bassetti a Fabrizio Pregliasco, che hanno scartato i pericoli di una nuova pandemia. Tuttavia, entrambi sarebbero a favore di una “quarantena di 21 giorni per i contatti stretti dei contagiati”.
Contrario alla quarantena, il direttore generale dello Spallanzani Francesco Vaia.
“Bisogna superare il concetto di quarantena, per il vaiolo delle scimmie non serve. La quarantena è inutile. Deve essere isolato solamente chi è malato: bisogna andare avanti con l’innovazione, la nostra sanità deve essere capace di andare avanti”. Ha commentato Vaia.
Isolato virus vaiolo delle scimmie
Nel frattempo, buone notizie giungono dal laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano che ha isolato il vaiolo delle scimmie.
Rassicurazioni anche da parte dell’Istituto superiore di sanità pronto alla vaccinazione. L’ISS ha infatti dichiarato di avere a disposizione oltre 5 milioni di dosi” di vaccino antivaiolo. “Quindi siamo preparati eventualmente nel procedere qualora ve ne fosse la necessità”. Dichiara l’Iss.