La fiction ambientata a Pineta “nasconde” tra i suoi protagonisti un attore di lungo corso che, in passato, ha fatto parte di un trio comico che ha divertito tutta l’Italia.
Uno dei punti di forza dei Delitti del Barlume sono i personaggi. Del resto, si tratta della trasposizione televisiva di una serie di libri gialli di Marco Malvaldi. L’incontro/scontro generazionale tra il protagonista, Massimo Viviani e i “bimbini”, i pensionati spiaggiati nel suo bar, sono la cifra del successo sia dei libri che della fiction.
L’allegra combriccola
Lenti e difficoltosi nei movimenti, i pensionati del Barlume hanno però la mente vivace e non perdono occasione per impicciarsi di fatti che non sono loro, talvolta aiutando, talvolta intralciando le indagini di polizia sui delitti avvenuti nell’amena località. Lo fanno con una dose abbondante di goliardia e ricordano, alla lontana, l’allegra brigata di Amici miei, il capolavoro di Mario Monicelli, in versione sempre toscana, ma decisamente meno spietata.
Tra gli attori che interpretano i “ragazzini” c’è un attore che ha fatto parte di un trio comico di grande successo qualche anno fa. Si tratta di Alessandro Benvenuti e il trio erano i Giancattivi. Gli altri componenti erano Athina Cenci e Francesco Nuti.
Alessandro Benvenuti
Benvenuti nasce in un piccolo comune presso Firenze e fonda con Athina Cenci il gruppo cabarettistico dei Giancattivi. Il grande successo arriva grazie all’ingresso di Francesco Nuti e alla partecipazione alla trasmissione televisiva Non stop, rimasta nella storia per l’incredibile numero di talenti che vi presero parte. Solo per citarne alcuni: Carlo Verdone, La smorfia di Massimo Troisi, I gatti di vicolo miracoli di Jerry Calà.
Il trio realizzerà anche un paio di film insieme, tra cui Ad ovest di Paperino, una sorta di loro canto del cigno. Sciolto il gruppo, i componenti prenderanno strade diverse, inseguendo le loro carriere singolarmente. Il più noto al pubblico è sicuramente Francesco Nuti che ha conosciuto un vero e proprio exploit al cinema. Purtroppo, la sua carriera ha subito un brusco stop a causa della malattia che lo ha colpito.
Alessandro, dal canto suo, ha continuato a recitare sia al cinema che in teatro, oltre a dirigere pellicole come regista. Suoi punti di riferimento sono i grandi del passato come Gassman, Manfredi, Tognazzi e Sordi. Un vero e proprio artista nel vero senso della parola. Affronta temi scomodi nei suoi film Benvenuti, l’autismo, il sesso inteso come prostituzione e transessualità ed in una delle sue opere più riuscite, Benvenuti in casa Gori, fa una disamina crudele dei rapporti familiari.
Alessandro è sposato ed ha tre figlie. Sua moglie è anche una delle sue collaboratrici più preziose, si occupa di adattare i testi tradotti dall’inglese per le esigenze del pubblico italiano. E il Barlume che c’entra? C’entra perché Alessandro si diverte a farlo, a portare un po’ del suo feroce sarcasmo sul mare di Pineta.