Un sistema di sorveglianza tramite celle telefoniche e una city card per accedere a una delle più importanti città italiane. E’ la prima ma non sarà l’ultima
Un mondo distopico con il quale a breve la popolazione italiana ed europea dovrà fare presto i conti.
La pandemia ha abituato i cittadini ad utilizzare un pass per avere dei diritti negli spostamenti o per accedere a determinati luoghi. Un sistema che adesso sta per essere esteso nella vita quotidiana di tutti i giorni, per l’accesso ai servizi o per i buoni comportamenti ecologici. La sperimentazione è ormai in atto. Venezia è la prima città al mondo a limitare l’accesso con il controllo della popolazione sia attraverso un pass di accesso che un sistema innovativo di sorveglianza high tech. Si chiama Smart Control Room il sistema di sorveglianza della città lagunare, introdotto dalla giunta guidata dl Sindaco Luigi Brugnaro. Ogni zona della città sarà coperta da una rete di un centinaio di monitor che restituiscono le immagini di 360 telecamere e raccoglieranno i dati di 40 contatori disposti nei ponti, calli e piazze dove transitano turisti. Ogni persona nella città sarà rilevata attraverso l’accesso alle celle telefoniche.
La nuova strategia punta ad una maggiore sicurezza e al controllo del flusso turistico. Tanto che, a partire dal mese di luglio 2022, viene anche inserito il Venice Pass. Un pass che servirà per entrare nella città lagunare. Il Comune creerà dei varchi di accesso con dei tornelli. La prima fase sperimentale sarà gratuita fino al mese di luglio 2022 per poi diventare a pagamento. Un sistema con il quale tenere sotto controllo anche l’overtoursim per il quale sono previste alcune soglie.
Secondo quanto è stato illustrato per la prenotazione si dovrà scaricare una app ed effettuare il pagamento della tassa, chiamata “tassa di sbarco”.
Tassa di sbarco a Venezia
L’obiettivo è duplice: quello di limitare il numero giornaliero di turisti e al contempo finanziare i servizi per il turismo. L’importo potrà essere pagato sia tramite bonifico che paypal oppure sul posto.
Le tariffe che saranno introdotte a partire dal 1° luglio 2022, variano dai 3 ai 10 euro a persona a seconda dei giorni che saranno segnati da bollini colorati. Per le giornate più affollate, da bollino nero. L’importo sarà più alto in base al numero dei visitatori fino ad un massimo di 40mila persone, considerato il massimo degli ingressi giornalieri consentiti.
I residenti e i pendolari non dovranno pagare un contributo per entrare nella città. Tuttavia, avranno anche loro l’obbligo di esibire un pass di ingresso. Gli ospiti non dovranno pagare la tassa ma dovranno anche loro munirsi del pass, registrandosi con la app.
Controllo della popolazione a Venezia
Indagini incrociate consentiranno di monitorare al meglio i flussi. Infatti, secondo quanto comunicato, nel calcolo non saranno conteggiati coloro che soggiornano a Venezia presso una struttura ricettiva.
Grazie al sistema di controllo e l’analisi delle celle telefoniche, è stato rilevato che vi erano 20 mila abusivi di pernottanti abusivi ogni notte. Il nuovo monitoraggio consentirà di conseguenza di ridurre anche questo fenomeno.
“Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato e con una ‘app’ si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avrà sempre la ‘chiave’ del cancello, se uno è un ospite ce l’avrà per il periodo in cui è ospite. Con il contributo d’accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l’ingresso alla città. Comunque, stiamo procedendo per gradi, prima i tornelli e poi bisogna agire sulle norme che regolano la prenotabilità per impedire quei picchi che non sono più accettabili. Una cosa posso dire con certezza: non sarà più come prima”. Dichiara il Sindaco.
Nessuna violazione della privacy
In merito alla Control Room, Maria Teresa Maniero, vicecomandante della polizia municipale ha spiegato che nella cabina di regia, “ciascuno ha un settore di competenza, polizia, trasporti, raccolta rifiuti, assistenza informatica… Così possiamo gestire un po’ tutto in tempo reale, in primis flussi turistici e sicurezza”.
Non si tratta di un sistema con il quale le autorità potranno “identificare le persone”. Rassicura la Maniero ma “di dati aggregati”. La nuova procedura di controllo crea infatti non poco imbarazzo pensando alla privacy dei cittadini e elle persone.
Intanto, i promotori del Venice pass e del Control Room esprimono soddisfazioni nell’affermare che “sono venuti da mezzo mondo a vedere la Smart: Stati Uniti, Giappone, Francia”.
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