Molto si sa di Tiberio Timperi, uno dei conduttori più simpatici ed umani della televisione italiana. Ma molto resta ancora da scoprire. Un parto “plurale” avvenuto recentemente getta luce su un aspetto meno conosciuto di questo grande personaggio.
Tiberio Timperi, classe 1964, è uno dei personaggi più “densi” della televisione italiana. Un sorriso aperto, cordiale, che rivela la sua grande umanità. Un’ironia puntuta, puntuale, da cui traspare un’intelligenza raffinata, colta, ma non per questo altezzosa.
Tiberio Timperi non è un personaggio come tanti. Non è fatto con lo stampino, ma a mano. Non viene da allevamenti e scuderie, ma si è fatto da solo. Un’eccezione in un paese in cui una mano lava sempre l’altra, gli amici contano fin troppo e i raccomandati camminano sempre un po’ più veloci dei meritevoli.
Tiberio Timperi pubblico e privato
Tiberio Timperi è la prova vivente che no, non tutto deve essere così. Che c’è spazio per chi pensa e per chi inventa, e per chi la sua strada ama disegnarsela da solo.
Al contrario di molti personaggi televisivi, nati (legittimamente) all’interno di un mondo di connessioni e di favori, di tribù amiche e nemiche, Timperi è un “indiano” che ha sempre amato mettere l’orecchio e galoppare da solo.
Prima di tutto, è un giornalista che non nasce nelle redazioni dei quotidiani politici romani e no, laddove si sono formati quasi tutti i personaggi che hanno poi fatto strada in televisione e sulla stampa, rimbalzando come palle da biliardo di sponda in sponda, fino alla sospirata “buca” di una direzione di Tg.
Timperi nasce come giornalista indipendente, nelle radio private dell’Emilia Romagna è da lì, quanto mai lontano dai centri del potere, che ha fatto la sua strada pazientemente, fino a guadagnarsi, per merito, il “posto” in Rai. Una strada passata da una stagione importante a Telemontecarlo, dove Timperi si è rivelato come un personaggio che non buca il video, ma lo accarezza, coinvolgendo i suoi spettatori. In Rai è rimasto, passato da una conduzione di successo all’altra. L’ultima è quella di Unomattina.
Non arriverà mai a condurre un Tg, forse, anche perché dall’ordine dei giornalisti hanno cercato di allontanarlo per ben due volte, a causa delle solite controversie interne incomprensibili ai più. Ma poco importa, Timperi sa come arrivare al cuore del suo pubblico e questo è tutto quello che gli importa.
O quasi, perché un altro poco conosciuto amore di Timperi è quello per i gatti. Il suo seguitissimo profilo Instagram presenta abbastanza frequentemente immagini di suoi “amici di strada”. Sì, perché Timperi è un “gattaro” infaticabile.
Ultimamente abbiamo avuto la gioia di seguire le vicende della sua famiglia di gatti “residente”. Dopo un parto multiplo, Timperi ha mostrato i teneri gattini, dicendosi confuso e non del tutto certo del suo legame di parentela con loro: papà o zio?
I suoi gattini hanno il nome dei moschettieri: Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan. Anche quando gioca, Timperi ama il registro colto-popolare, ben noto al grande romanziere d’appendice Alexandre Dumas, che si potrebbe dire l’abbia creato.
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Pigmalione e compagno di giochi dei suoi gatti, Timperi ce li mostra ancora una volta, appena ripresi dalle fatiche della nascita. Li chiama, fa i versini. E ancora una volta il suo pubblico è con lui. Con questo grande pifferaio gentile, dal quale molto ci sarebbe da imparare per tutti.