Elon Musk ama far credere di essere un giocherellone. Diceva di aver comprato twitter per divertimento, e per consumare una piccola vendetta. Ma non è così, e tutto sta per cambiare profondamente.
Molti si sono chiesti perché Elon Musk abbia “buttato” 44miliardi di dollari per acquistare un social network che fa molto dibattito ma pochissimi soldi, al contrario dei “cugini” Meta e Instagram.
Il supermiliardario sostiene che l’aspetto economico della vicenda non gli interessa. Una dichiarazione a cui credere fino a un certo punto, visto che Musk, a forza di disinteressarsi dei soldi (tutto per lui è una missione disinteressata) ha finito per diventare il miliardario più miliardario del mondo.
La fortuna aiuta di sicuro, ed Elon Musk ne ha sempre avuto. Ma dev’esserci qualcosa di più, se i risultati sono questi.
Un’ipotesi molto realistica è che Musk abbia capito molto bene la connessione stretta che il mondo delle comunicazioni digitali ha creato tra notorietà e profitto. Ne sono testimonianza i numerosi influencer che guadagnano cifre da capogiro, essenzialmente per il solo motivo di essere al centro di una vasta attenzione.
Possiamo pensare ad Elon Musk come a una specie di mega influencer? In un certo senso sì. I suoi affari, le sue innovazioni vivono e prosperano (quasi sempre) non solo per il loro stretto contenuto economico, ma per la capacità di tenere il loro creatore al centro dell’attenzione costante.
Il free speech: la sicurezza dell’attenzione permanente
Il narcisismo di successo, nel mondo dei social è diventato business. E i successi spettacolari delle imprese di Musk semplicemente non potrebbero esistere senza l’aura di attenzione che circonda il Fondatore.
L’acquisizione di Twitter si presenta come un nuovo capitolo di questa strategia. Già il solo acquisto, che ha riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo ha un valore di PR forse non troppo lontano dal denaro speso nell’acquisto. Un acquisto che quindi si è già ripagato da sé.
Ma soprattutto è il modo in cui Musk intende trasformare Twitter che minaccia di portarlo al centro dell’attenzione permanente. Musk toglierà Twitter dalla Borsa, e accetterà le nuove norme europee che assegnano alla piattaforma la responsabilità “editoriale” dei suoi contenuti. Diventerà in altre parole responsabile anche legale di tutto quello che su Twitter viene scritto (insieme ovviamente agli autori dei tweet). Lui, personalmente. Ogni polemica, ogni controversia, persino ogni reato a mezzo stampa porterà Musk in prima pagina. Per essere certo che l’operazione porti a risultati clamorosi, Musk ha annunciato di voler tornare al più rigido “free speech”, e di voler reintegrare i grandi bannati a vita, primo fra tutti Donald Trump. I ban d’ora in poi potranno essere solo a tempo.
Tra fake news, complottismo, no vax, no tutto, si annuncia un carnevale che terrà Musk perennemente al centro dell’attenzione.
Ma quanto gli costerà tutto ciò in cause e risarcimenti? Per risolvere il problema, Elon Musk ha già la soluzione pronta: tutti gli account saranno nominativi e verificati. Mai più account anonimi (e quindi bot, e disinformazione organizzata):
Occhio a quello che scrivete su Twitter d’ora in poi, quindi. La libertà assoluta di parola potrebbe rendere molto a Elon Musk ma costare altrettanto a voi.