Il “cipollino” per eccellenza, Massimo Boldi, beniamino del pubblico e protagonista di tanti film, questa volta si trova a competere con degli autentici giganti.
Dai tempi dei Derby ne sono passati di anni, ma il successo di Massimo Boldi non è mai venuto meno. Autentico beniamino del pubblico fa notizia qualsiasi cosa faccia.
Da batterista a comico
Nasce batterista Boldi e in questa veste collaborerà con molti artisti degli anni Sessanta, Claudio Lippi, Ricky Gianco, Carmen Villani, Al Bano e Gino Paoli. Nei primi anni Settanta conosce Christian De Sica, che più tardi diventerà suo partner in decine di cinepanettoni.
Parteciperà anche a Canzonissima con due altri pilastri della comicità lombarda, Cochi e Renato. Approda al Derby, il tempo della nuova comicità italiana in cui si esibiscono Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Bruno Lauzi, Giorgio Faletti, Gino Paoli, Paolo Villaggio, Gianfranco Funari, solo per citarne alcuni. Ed è nello storico cabaret milanese che nasce il sodalizio con un altro mattatore della comicità: Teo Teocoli.
La popolarità di Boldi comincia a uscire da Milano quando approda ad Antenna Tre, una delle prime reti private. Con Teocoli si affacciano ad un pubblico più vasto con il programma Non lo sapessi, ma lo so, che annovera tra gli autori personalità come Gino e Michele e Zuzzurro e Gaspare.
Comincia a partecipare anche a trasmissioni nazionali e far conoscere i personaggi che tutti ancora ricordano: il cuoco fiorentino e il suo tormentone: “Come dite voi a Milano? Noi a Firenze si dice…”
Passerà a Mediaset dove vedranno la luce altri suoi personaggi: Diaboldik e naturalmente Max Cipollino.
Ma sono gli anni Ottanta che vedono la sua definitiva consacrazione grazie al sodalizio con De Sica, sodalizio che durerà fino al 2004.
Il “divorzio” da De Sica
La separazione, non troppo consensuale tra i due compari, avviene in concomitanza con un’altra perdita importante di Boldi. Nello stesso periodo la moglie del comico viene a mancare dopo una lunga malattia, lasciando Massimo nella prostrazione più assoluta. Le figlie Micaela, Manuela e Marta gli sono vicine.
La famiglia per Massimo Boldi resterà sempre un punto fermo, anche se avrà anche altre relazioni dopo la morte della moglie. Una delle più importanti è stata quella con Irene Fornaciari, figlia di cotanto padre, Zucchero Fornaciari.
Ma al di là delle relazioni, Boldi è fortemente legato alla sua famiglia di origine. Figlio di un “immigrato” friulano, Boldi ha due fratelli più piccoli, Fabio e Claudio con i quali si vede di frequente. Ed eccoli tutti insieme ritratti: la banda dei “cipollini”