Con la sua Luna è stato primo in classifica per settimane, rimbalzando da una trasmissione TV all’altra. Dopo se ne sono un po’ perse le tracce. Scopriamo cosa fa oggi.
“E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po’…” l’avete letta cantando, perlomeno se siete diversamente giovani.
La cantava un ragazzo dai lunghi capelli mori al pianoforte facendo sognare le adolescenti di un tempo, che poi, un po’ adolescenti si resta sempre.
La genesi di un successo
Gianni Togni nasce a Roma a metà degli anni Cinquanta. Dopo il liceo si iscrive a Lettere con il sogno di diventare scrittore. Già a scuola componeva canzoni insieme a Guido Morra, suo compagno di classe.
Frequenta il Folkstudio a Roma e mentre compone e pubblica il suo primo disco, il fratello Piero, affermato fotografo, lo mette in contatto con i Pooh. Da lì parte la sua prima tournée, come supporter dello storico gruppo.
È stato proprio Red Canzian a prenderlo sotto la sua ala e a produrlo. Ma il singolo non ottiene il successo sperato, l’etichetta discografica purtroppo fallisce.
Luna
L’idea per la canzone che lo ha reso famoso nasce a Milano, per caso.
Gli capita di usare spesso la metropolitana per spostarsi ed incappa frequentemente in un clochard che chiama sempre la stessa donna: Anna. E proprio “Anna” è il primo titolo della canzone che sarebbe poi diventata Luna. Esce nel 1980 sbaragliando tutte le classifiche.
A quel successo enorme seguono altre hit come Semplice e Giulia. Passa gli anni Ottanta tra esibizioni e concerti un po’ in tutta Europa. Verso la fine del decennio si appassiona al musical e comincia a produrre cantanti emergenti. Determinante è l’incontro con un gigante dello spettacolo italiano, Massimo Ranieri, scrive per lui un musical e lo segue in tour.
Il mestiere di cantante non fa più per lui, cioè ama comporre e cantare, ma la promozione, le apparizioni in trasmissioni, eventi non fanno per lui.
La malattia
La sua vita privata è ammantata di mistero. Si sa che ha vissuto con una ragazza ai tempi dell’università e che per un certo periodo è stato anche sposato, ma si ignorano completamente i nomi di queste donne. Si sa che la fine del matrimonio lo ha gettato in uno stato di profonda prostrazione.
Alla fine degli anni Novanta subisce il distacco della retina dell’occhio destro, a nulla serviranno le cure dei medici.
Ma Gianni continua a fare musica, diversa, più colta, meno immediata, ma la sua Luna, riproposta anche da Jovanotti, continua a parlare al cuore di tanti.