Juventus, Nazionale: Angelo Peruzzi, il “cinghialone” che distrusse Totti con una scommessa memorabile

Angelo Peruzzi è stato uno dei portieri più forti della Juventus e della nazionale italiana. Una vita piena di incidenti e ripartenze, ma sempre a testa alta.

Annoverato tra i portieri migliori che la storia del calcio ricordi, la vita di Angelo Peruzzi è ricca di eventi, non tutti piacevoli, ma sempre degni di essere ricordati.

Peruzzi
Angelo Peruzzi (web source)

Con le mani in “acqua”

Nato in provincia di Viterbo, il giovane Angelo allena le mani alla presa “acchiappando” i pesci nei ruscelli vicino casa.

Esordisce in serie A nella Roma, contro il Milan a San Siro. La sua prima volta però è dovuta ad un evento drammatico. Il portiere titolare di allora, Tancredi, è colpito da un petardo e deve uscire. Tocca al giovanissimo Angelo sostituirlo. C’è un po’ di strizza, ma Pruzzo lo incoraggia, dicendogli che tanto la vittoria è assicurata a tavolino, quindi può andare tranquillo. Il classico “comunque vada, sarà un successo”.

Andrà poi in prestito al Verona. Il suo ritorno alla Roma non nasce sotto una buona stella, viene trovato positivo all’antidoping, aveva preso un farmaco dimagrante su consiglio di un compagno di squadra, rivelerà poi in seguito. Gli danno un anno di squalifica, che non contesta, ritenendola giusta.

Lasciata la Roma, dove non aveva spazio, arriva alla Juve dove il Trap lo mette titolare a scapito di Tacconi. E alla Juve trascorrerà gran parte della sua carriera che conclude nella Lazio nel 2007.

 Tante vittorie e una scommessa

Con la Juve ha vinto di tutto: tre campionati di Serie A, due Supercoppe di Lega, una Coppa Italia, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa UEFA. E’ anche campione del mondo nel 2006 e per tre volte ha vinto l’Oscar del calcio come miglior portiere della Serie A.

Tante sono le storie che il campione ricorda e racconta volentieri. Come di quella volta che l’Avvocato chiamò e lui, pensando che fosse uno scherzo, mise giù. Agnelli non era uno da demordere e richiamò, per fargli sempre la solita domanda: “Quanto pesi”?

Peruzzi
Angelo Peruzzi oggi (web source)

Peruzzi ha avuto due soprannomi in carriera “Tyson” e “Cinghialone”.  Per quanto riguarda il secondo (legato all’amore del portiere per il cibo) si narra di un episodio avvenuto durante i mondiali del 2006. Totti scommette con Angelo che non sarà in grado di mangiare un’altra pizza in un sol boccone. La scommessa Totti la perde, ma non solo, Peruzzi rincara la dose dicendo di avere ancora fame…

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