Milan: polverizzò il record di Zoff, poi il tramonto | La parabola discendente di Sebastiano Rossi

Sebastiano Rossi è stato uno dei portieri più talentuosi che il calcio ricordi, beniamino dei tifosi, dopo il ritiro non è stato più lo stesso.

Portiere di talento, con un record di imbattibilità all’attivo, dopo essersi ritirato dal calcio giocato Sebastiano Rossi non è stato più il campione di un tempo.

Rossi
Sebastiano Rossi (web source)

Gli esordi

Nato a Cesena nel 1964 ha esordito con la squadra della sua città nelle giovanili e sempre con il Cesena in Serie A nel 1987 con il Napoli di Maradona, partita vinta dal Napoli con un gol di Bagni.

Nel 1990 passa al Milan diventando ben presto il portiere titolare, del resto Arrigo Sacchi lo aveva già conosciuto a Cesena. Nel corso della sua permanenza in rossonero, Rossi ha vinto cinque scudetti, di cui tre consecutivi, una Champions League, una Supercoppa UEFA e tre Supercoppe di Lega. In quegli anni ha anche superato il record di imbattibilità di un mito del calcio, Dino Zoff. Il suo record è durato per ventidue anni prima di essere superato da Gianluigi Buffon.

Ma durante il campionato 1996/97 succede qualcosa di davvero grave che gli farà perdere il posto in squadra. Dopo aver subito un gol con il Perugia, Rossi sferra un pugno in pieno volto al calciatore del Perugia Cristian Bucchi che stava recuperando il pallone all’interno della rete. Un gesto intollerabile che l’arbitro sanziona con un rosso e cinque giornate di squalifica. Non rientrerà più titolare in squadra, abilmente sostituito da un abilissimo, per quanto giovane Abbiati. Lasciato il Milan per il Perugia, conclude la sua carriera nel 2003.

Dopo il calcio giocato

Dopo aver lasciato il calcio, la cronaca lo ha visto protagonista di episodi non edificanti. Ottiene accuse per minacce, porto d’armi improprio e lesioni, oltre che per sequestro e violenze. Successivamente, entrando ubriaco in un bar della sua città, stende un maresciallo in borghese reo di aver difeso la barista da Rossi che le aveva gettato in faccia il sigaro. Una bravata che gli frutta una condanna a 56 giorni di carcere.

Sebastiano Rossi in una recente immagine (web source)
Sebastiano Rossi in una recente immagine (web source)

Oggi è tornato a vivere nella sua città, per rilassarsi va a pesca ed è ancora tifoso del Milan, ma per i suoi tifosi resterà sempre “l’ascensore”.

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