Una ricerca svizzera trovato il diserbante “incriminato” in ben quattro marche di pasta italiane e in vari formati. I risultati parlano chiaro.
Di recente una rivista svizzera, K-tipp, ha reso noti i risultati di una ricerca condotta su 18 marchi di pasta, tredici con grano prodotto in modo tradizionale e cinque da agricoltura biologica. I test hanno rivelato la presenza di glifosato in dieci dei diciotto marchi esaminati. Le quantità non erano enormi, ma la domanda è, se voi lo sapeste, la mangereste la pasta con tracce del diserbante?
Il glifosato è il diserbante più usato al mondo, molto efficace e meno tossico rispetto ad altri. Una ricerca condotta su topi di laboratorio qualche anno fa sembrava aver dimostrato che tale sostanza fosse cancerogena. La ricerca in parte è stata sconfessata, in quanto pare che i metodi usati nella ricerca non avessero tutti i canoni della scientificità. Quindi il glifosato è stato classificato tra i “probabili cancerogeni”.
Vi sentite più sicuri? No? Come darvi torto. Nella stessa tabella del glifosato sono presenti altre sostanze come il DDT, gli steroidi anabolizzanti, le emissioni da frittura ad alta temperatura, le emissioni prodotte dal fuoco dei camini alimentati a legna. Per farla breve, sostanze la cui tossicità non è dimostrata per gli esseri umani, ma solo per gli animali…
Non c’è una messa al bando da parte delle autorità internazionali, seppure, molto “coerentemente” hanno emesso il divieto di usarlo in aeree molto popolate.
Nel 2016 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione delle nazioni unite per il cibo e l’agricoltura (FAO) dopo un’attenta analisi sono giunte alla conclusione che “è improbabile che il glifosato comporti un rischio di cancro per gli esseri umani come conseguenza dell’esposizione attraverso l’alimentazione”.
Per l’Agenzia europea per le sostanze chimiche il glifosato è “solo” una sostanza in grado di causare lesioni oculari e come sostanza tossica per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata, ma non ci sono prove tali da classificarlo come cancerogeno. Alcuni paesi europei, in testa la Francia, stanno cercando di eliminarlo.
In Italia esiste il divieto di usarlo nelle zone “frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bimbi, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie”.
Secondo l’AIRC, attualmente, c’è una sospetta cancerogenicità non sufficientemente dimostrata.
In base allo studio svizzero sono quattro le marche italiane in cui sono stati trovati residui del diserbante sospetto: Agnesi (tagliolini), Divella (spaghetti), Garofalo (spaghetti), Lidl Combino (tagliatelle).
Annalisa ha lasciato tutti di stucco! Il look total red è pazzesco ed in migliaia…
L'affascinante Roberto Valbuzzi si mostra in una tenuta diversa da quella di chef: spunta un…
Un ragazzo su TikTok sta spopolando dopo l'ultimo video pubblicato con una sfida folle che…
Marco Bocci ha condiviso un'immagine con i suoi due figli e ha inviato un messaggio…
In occasione della sua vacanza brasiliana, la conduttrice romana ha deciso di deliziare i suoi…
Cecilia ed Ignazio sono più felici che mai ed hanno presentato ai fan i loro…