Cambiare un po’ le nostre abitudini di vita può essere non solo salutare e divertente, ma persino una fonte di introiti economici. Non solo si risparmia su tantissime voci ma adesso ci sono anche gli incentivi del governo.
Diciamoci la verità, per muoverci un po’ con le nostre gambe, per respirare aria fresca (se va bene) o quantomeno per spostare il sedere dalla poltrona e dare un po’ di azione a muscoli e ossa che abbiamo dimenticato un po’ troppo a lungo non dovrebbe occorrere nessun incentivo.
Fa bene, semplicemente. E’ divertente, spesso. E fa bene anche alle nostre città, assediate da mezzi privati che potrebbero essere sostituiti con vantaggio di tutti da qualche passo a piedi, o con mezzi alternativi, in più.
Ma visto che invece i bonus ci sono, parliamone. È un vantaggio in più e certamente un incentivo per chi oltre che pigro ama avere in tasca qualche soldo in più. Oltre al bonus nazionale ben noto, che offre fino a 750 euro per l’acquisto di una bici esistono numerosi bonus locali, spesso i più ghiotti, proprio perché sono le città ad avere più bisogno di cambiare la mobilità e renderla più sostenibile. Il bonus bicicletta può arrivare fino a 600 euro l’anno e il suo meccanismo è davvero interessante per tutti, ma specialmente per chi ha confidenza con la bicicletta e ama usarla di tanto in tanto. Adesso qualcuno ci paga per farlo!
L’iniziativa va incontro a chi usa la bicicletta con maggiore regolarità. Farlo anche per andare e tornare dal lavoro, decongestionando strade e piazze è quasi un dovere per tutti ma grazie al progetto “Bike to work” sarà previsto anche un premio economico per chi decide di trasformarsi da pendolare motorizzato in pendolare ciclista.
L’incentivo varia in base ai chilometri percorsi: più chilometri in bici, più vantaggio per la comunità, maggiore il rimborso per il ciclista. Si può arrivare a 50 euro al mese che, sommati ai soldi risparmiati in benzina e parcheggi, cominciano ad avere un peso sul bilancio individuale e personale. Oltre che sul bilancio della salute e del buonumore.
Al momento l’iniziativa è partita nel Comune di Parma e a partecipare saranno le aziende che ribalteranno sugli utenti i vantaggi in vari modi, principalmente riducendo i costi di deposito delle biciclette e di bike sharing. Se l’iniziativa dovesse funzionare a Parma si estenderà sicuramente a macchia d’olio per tutta la penisola. Pedalate e ci guadagneremo tutti!
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