Fra i fattori di rischio per l’eiaculazione precoce vi possono essere ansia, stress e alcuni tipi di problemi di salute
E’ certamente la disfunzione sessuale più comune, dato che affligge un uomo su quattro. Ed è anche una di quelle che maggiormente mina le sicurezze maschili e la virilità. Parliamo dell’eiaculazione precoce. Ma forse adesso c’è un modo per prevenirla. L’aiuto ci arriva dalla tecnologia e dalla scienza.
Si tratta della difficoltà o dell’incapacità dell’uomo di esercitare il controllo volontario sull’eiaculazione. Un problema, quello dell’eiaculazione precoce, che incide sulla mutua soddisfazione della coppia. Che, quindi, al di là dell’aspetto medico e patologico, può portare anche a problematiche interne al rapporto sentimentale.
L’eiaculazione precoce viene distinta in primaria o secondaria, rispettivamente se è manifestata fin dall’inizio dell’attività sessuale dell’individuo che ne è interessato o se è intervenuta in un secondo momento, dopo un periodo di attività sessuale soddisfacente.
Le cause possono essere di tipo psicologico ed emotivo e riguardare le dinamiche interne della coppia o, in casi molto più rari, essere determinate da fattori fisici come l’ipertiroidismo, ipersensibilità dell’apparato genitale maschile o infiammazioni come prostatite e vescicolite.
Principalmente, questo disturbo si tratta per mezzo di consulenza con uno psicologo specializzato in problemi della sessuologia, che può suggerire varie modalità per migliorare gradualmente il problema, frequentemente coinvolgendo entrambi i partner nell’iter terapeutico. Solo in alcuni casi si può intervenire con un trattamento farmacologico.
Il nuovo metodo per prevenire l’eiaculazione precoce
Fra i fattori di rischio per l’eiaculazione precoce vi possono essere ansia, stress e alcuni tipi di problemi di salute. Alcune sostanze psicotrope, fra le quali vi sono sia farmaci che droghe, possono determinare un’accentuazione della disfunzione.
Fin qui, i maggiori esperti hanno consigliato di prevenire questa disfunzione tramite una corretta comunicazione di coppia. Ignorare il problema, infatti, non aiuta. Ma adesso forse c’è un metodo scientifico e tecnologico che può aiutare.
Uno studio statunitense, ora, sta lavorando a un metodo per ridurre o eliminare i problemi di eiaculazione precoce con una terapia a corrente elettrica. I medici hanno attaccato degli elettrodi al membro di un uomo di 28 anni per 30 minuti, facendo passare l’elettricità continuamente, per tre volte a settimana. E l’esperimento sembra aver dato buoni risultati.
L’elettrostimolazione, infatti, incide sulla contrazione di più muscoli perineali. E, dopo una terapia che va dai sei mesi ai quindici mesi, i risultati sono soddisfacenti: l’uomo che prima eiaculava dopo 40 secondi, adesso riesce a sfiorare i 5 minuti prima di eiaculare.