Raffica di provvedimenti in arrivo. Sanzioni salatissime per chi viola regole ma anche qualche bella sorpresa. Per qualcuno lo scontrino invece che una spesa diventerà un premio.
L’Italia lotta da sempre tra due opposti estremi. Uno è la pace fiscale, il condono, il perdono, la remissione dei debiti dietro modesta sanzione. In sostanza la legalizzazione della passata evasione.
Esattamente all’opposto della carota fiscale viene spesso evocato un nodoso e rovinoso bastone per chi da domani si ostinerà a non far parte della legione dei contribuenti disciplinati e onesti.
In mezzo, la costante, spasmodica necessità di reperire nuovi fondi. Una esigenza spesso urgente e imprescindibile di fronte alle notizie mai particolarmente incoraggianti della congiuntura economica. Una dura necessità che mai nel passato ha permesso di realizzare il sogno di tutti, contribuenti e governanti: “meno tasse per tutti”.
Meno tasse, il Nirvana del contribuente. Ma non solo, anche della politica. Quale forza politica non vorrebbe mettere nel suo carniere la enorme potenzialità di consenso che un taglio delle tasse vero, sensibile, avvertibile, porterebbe?
Finora non ci è riuscito nessuno, anche se qualcuno l’ha promesso con forza. Il meccanismo della spesa gira implacabile, chi ci mette le mani è perduto, le clientele si inferociscono, i servizi pubblici sono fili elettrici e chi li tocca (giustamente) finisce per fulminarsi inesorabilmente. Dividere la spesa produttiva dalla spesa improduttiva e dagli sprechi si è finora rivelata una chimera.
Cosa resta? Punire ferocemente chi sgarra, girare la garrota fiscale intorno alla testa delle categorie che in qualche misura sono riuscite ad alleggerirsela furbescamente e sperare che, se imprese, esercizi, professionisti, non chiudono definitivamente i battenti per l’impossibilità di fare profitti, l’aumento del gettito finanzi il sospirato taglio. Un taglio fatto con giustizia. Un gatto che si morde la coda.
Ecco il razionale dei prossimi provvedimenti al vaglio del Consiglio dei ministri: multe per chi non accetta i pagamenti con bancomat e carta di credito; fatturazione elettronica estesa alle partite Iva in regime di flat tax; obbligo di trasmissione delle transazioni digitali all’Agenzia delle Entrate. Stretta sul superbonus con la comunicazione preventiva all’Enea dei lavori interessati al provvedimento.
E dopo la bastonata, la caramella: vincita istantanea per la lotteria degli scontrini.
Dura, com’era prevedibile, la reazione della Confcommercio: che lamentano le commissioni elevate che rendono costosissimo il pagamento elettronico. Comodo per lo stato, un’ulteriore tassa per il commercio.
Meno tasse per tutti, per ora, resta un sogno.
Annalisa ha lasciato tutti di stucco! Il look total red è pazzesco ed in migliaia…
L'affascinante Roberto Valbuzzi si mostra in una tenuta diversa da quella di chef: spunta un…
Un ragazzo su TikTok sta spopolando dopo l'ultimo video pubblicato con una sfida folle che…
Marco Bocci ha condiviso un'immagine con i suoi due figli e ha inviato un messaggio…
In occasione della sua vacanza brasiliana, la conduttrice romana ha deciso di deliziare i suoi…
Cecilia ed Ignazio sono più felici che mai ed hanno presentato ai fan i loro…