L’attrice, diventata una delle protagoniste del cinema italiano degli anni Sessanta, è cresciuta affrontando un grande dolore.
Sandra Milo ha esordito al cinema a metà degli anni Cinquanta nel film Lo scapolo, insieme ad Alberto Sordi.
Ha conquistato il pubblico fin da subito, sia sul grande schermo che nei diversi film di genere a cui ha preso parte per via della sua avvenenza.
Nel 1959 ha recitato nel film Il generale Della Rovere, con Vittorio De Sica, che ha rappresentato una svolta nella sua carriera. L’anno successivo ha preso parte ad Adua e le compagne e Asfalto che scotta.
Negli anni Sessanta si è affermata come una delle attrici più apprezzate dell’epoca: fondamentale è stato l’incontro con il celebre regista Federico Fellini, considerato uno dei più importanti nella storia del cinema.
La Milo ha lavorato insieme al maestro recitando in 8½ e Giulietta degli spiriti, interpretando il ruolo della femme fatale, sensuale e allo stesso tempo ironica.
È stata premiata con il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per entrambe le performance.
L’attrice ha recitato in numerosi film per tutti gli anni Sessanta, prima di prendersi una pausa e tornare sul grande schermo alla fine degli anni Settanta. La sua vita sentimentale, caratterizzata da diversi alti e bassi, ha avuto una grande influenza sulla carriera.
Sandra Milo ha lasciato il segno nel panorama cinematografico del Paese e la sua lunga carriera è stata premiata lo scorso anno con il Premio David di Donatello.
Prima di avvicinarsi al mondo dello spettacolo, l’attrice ha vissuto una tragedia che ha continuato ad influenzare la sua vita anche negli anni successivi.
Recentemente l’attrice ha deciso di raccontare il suo dramma, aprendosi con i fan tramite un lungo post sui social. La sua infanzia non è stata affatto semplice, per via dell’assenza del padre.
Infatti Salvatore, questo era il suo nome, si è arruolato quando lei aveva tre anni ed è partito per la guerra recandosi in Africa. Imprigionato dagli inglesi, è rimasto lì per ben 10 anni. Una volta tornato dalla guerra, si è trasferito in Francia “per cercare fortuna”.
Sandra ha visto il padre solamente pochi giorni prima della sua partenza per la Francia, nel lontano 1946. Salvatore è poi partito, spiegando alla famiglia di essere intenzionato a sistemarsi e successivamente ricongiungersi con loro.
Purtroppo non ha mai mantenuto la promessa, sparendo per sempre dalla vita di Sandra, di sua sorella Maia, della madre e della nonna.
“Crebbi senza padre” ha spiegato l’attrice. Nel corso degli anni non ha mai provato odio nei suoi confronti ed ha imparato a trasformare l’amore in indifferenza.
L’attrice, infine, ha affermato: “Mio figlio con mio nipote è diventato quel padre che io avrei voluto per me”.
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