È stata una delle serie europee più seguite quando la televisione era dominata dagli americani. Ma il suo protagonista nascondeva un atroce segreto.
Era il mito delle signore, con il suo fare gentile ma incalzante, mai fuori tono, mai violento, completamente diverso dagli americani che risolvevano le indagini tra sparatorie ed inseguimenti. Ma l’ispettore Derrick nascondeva un segreto davvero inconfessabile.
Derrick
Il titolo originale coincide con il nome del personaggio, l’ispettore Derrick per l’appunto. Gli autori, per decidere quale nome dare al protagonista, hanno consultato l’elenco telefonico di Monaco di Baviera.
Al suo esordio, a metà degli anni Settanta, la Germania era ancora divisa, la Wiedervereinigung era di là da venire. La serie ha subito riscosso un enorme successo di pubblico, mentre lo stesso non può dirsi per la critica. Poca action, lunghi dialoghi, personaggi terribilmente normali, secondo i cosiddetti conoscitori della televisione, rendevano gli episodi noiosi.
Certo è che l’Ispettore Derrick, invece, ha continuato ad essere programmato per oltre vent’anni con immutato successo. L’ultimo episodio è stato girato nel 1998.
Protagonista assoluto era Horst Tappert nei panni di Derrick e Fritz Wepper in quelli del fido assistente Harry Klein. Una sorta di Sherlock Holmes e Dottor Watson in salsa teutonica.
Molti attori famosi hanno recitato in qualche episodio del longevo telefilm, tra cui: Horst Bucholz (noto anche in Italia per La noia, La vita è bella, Fantaghirò e per aver recitato anche in produzioni americane come I magnifici sette), Maria Schell ed anche Amedeo Nazzari.
Il terribile segreto di Horst Tappert
L’attore che lo ha interpretato per più di vent’anni, Horst Tappert, era nato a Elberfeld nel 1923. Tappert ha cominciato la sua carriera come attore nel dopoguerra in teatro, per poi passare alla televisione. La fama internazionale è arrivata grazie all’ispettore tutto d’un pezzo.
Paladino della giustizia, dei deboli, il poliziotto che non ricorre mai alla violenza ed alle armi nascondeva un terribile segreto.
Tappert aveva combattuto durante la Seconda guerra mondiale. Nelle varie interviste aveva sempre sostenuto di essere stato un geniere durante la campagna di Russia.
Nulla di più falso, l’attore aveva servito il regime nazista nei panni molto più colpevoli di una SS Totenkopf (testa di morto), precisamente per le Waffen SS come soldato nel Reggimento Panzergrenadier 1 “Totenkopf”. Un corpo fortemente motivato ideologicamente, a cui si aderiva volontariamente, e che al Processo di Norimberga fu giudicato nel suo complesso colpevole di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Pare che Tappert abbia frequentato i raduni clandestini dei suoi ex camerati fino agli anni Settanta, quando, lavorando in televisione, non era più conveniente per lui farsi vedere in simili contesti. Raduni di un partito disciolto e di cui la legge tedesca vietata la ricostituzione. Un collezionista avrebbe anche per le mani un libro nazista a lui appartenuto dal titolo “Terra di confine liberata”, con dedica del suo comandante: “Sul campo il 30 marzo 1943. Al nostro camerata Tappert con gli auguri di guarigione”, una decorazione per una ferita riportata nel 1943, la piastrina militare di riconoscimento con il numero 3409 e il reparto contraereo di appartenenza, dove è stato grattato via il simbolo delle SS. Il collezionista è anche proprietario della baionetta con lama lunga 35 centimetri, da innestare sul fucile “Mauser 98”.
Dopo questa rivelazione, l’ispettore è sparito dai palinsesti TV e, francamente, si capisce la ragione. E’ difficile per tutti accettare che un paladino della legge abbia partecipato con entusiasmo alle SS: un’organizzazione che si è macchiata dei crimini più atroci della storia.