Impiego pubblico: arrivano 1956 posti anche senza diploma e laurea | Una prova a crocette e 1500 euro di stipendio

Con la primavera non rifiorisce solo la natura ma anche la stagione dei concorsi pubblici. Occhio a non farvi scappare questi!

Grazie a “quota 100” molti dipendenti pubblici hanno preso la palla al balzo e sono andati in pensione, forse, anche spaventati dal continuo innalzarsi dell’età pensionabile che finisce con il dilazionare sempre più in là il raggiungimento dell’agognato traguardo.

Concorso
Candidati ad un concorso pubblico (web source)

Fatto sta che ministeri e dipartimenti sono a corto di personale e, anche per questo, c’è stato uno sblocco dei concorsi pubblici.

Chi è interessato, non aspetti tempo dunque!

1.956 unità di personale non dirigenziale

Qualche giorno fa è apparso in Gazzetta Ufficiale un nuovo bando di concorso per personale di qualità non dirigenziale. Questo vuol dire che il titolo necessario per partecipare di certo non sarà solo la laurea. Si parla di diverse mansioni in diversi ministeri tra i quali: il Ministero della Cultura, il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Istruzione. Le tipologie ricercate sono a tempo determinato e a tempo parziale (part time).

Gli assunti lavoreranno pertanto per 18 mesi e con un orario settimanale di 18 ore. Il tempo determinato vi scoraggia? Non dovrebbe, visto che, nelle pubbliche amministrazioni, spesso, c’è la possibilità di passare al tempo indeterminato, cioè il cosiddetto ed agognato “posto fisso”.

I profili a concorso riguardano l’area funzionale III in fascia F1 dove è necessaria la laurea, i profili di area funzionale II e fascia F2 dove è richiesto il diploma superiore e infine, per gli operatori di area funzionale II e fascia F1 è sufficiente il diploma di scuola media. Lo stipendio sarà di media intorno ai 1500 euro.

Le domande si presentano esclusivamente in modalità telematica utilizzando l’identità elettronica, lo SPID. La scadenza è fissata per 8 maggio prossimo.

Le prove

Le prove a cui i candidati saranno sottoposti consisteranno in un test di venti quesiti a risposta multipla da completare in quaranta minuti, per un punteggio massimo di 30 punti.

quiz
I famigerati test a crocette (web source)

In dettaglio, dieci quesiti saranno di cultura generale, mentre gli altri dieci, a seconda del profilo per il quale si concorre, sonderanno le conoscenze in: diritto pubblico e amministrativo, elementi di diritto del patrimonio culturale, archeologia e beni archeologici, tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, conoscenza della lingua inglese, biblioteconomia, beni librari e raccolte documentarie, storia dell’arte e beni di interesse storico e artistico, normativa in materia di appalti pubblici.

Le prove saranno svolte attraverso apposite piattaforme digitali, assicurandone la  trasparenza e l’omogeneita’.

Gestione cookie