Buone notizie per alcuni dei contribuenti colpiti dalle conseguente economiche negative della pandemia. Il Fisco italiano ha preparato un sostanzioso pacchetto di aiuti. Ecco chi potrà accedere ai contributi a fondo perduto previsti per le partite IVA del dettaglio.
Questo momento economico ci ha riservato un’infinità di notizie, una più spiacevole dell’altra: inflazione, carburante e bollette alle stelle, materie prime e agricoltura impazzite per la guerra.
Finalmente in tale scenario catastrofico si sente risuonare almeno una buona notizia. Il fisco inverte, almeno parzialmente, direzione e, almeno in certi casi, si adopera a dare contributi invece che pretendere balzelli.
Impossibile? Troppo bello per essere vero? No. Stiamo parlando dei contributi a fondo perduto per chi ha aperto o possiede una partita IVA.
Restano da precisare, a cura del MISE i termini di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione e le modalità di pagamento a fondo perduto per le partite Iva al dettaglio.
E’ una occasione importante: saranno 200 i milioni per il 2022.
La misura si trova all’interno del decreto Sostegni-ter e mira ad aiutare le partite IVA più colpite dalla crisi sanitaria. Ovvero, specialmente le partite IVA coinvolte nell’attività al dettaglio che, a causa di restrizioni e lockdown ha visto in gran parte scomparire la propria clientela, spaventata quando non chiusa in casa per legge.
I requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto:
- Il codice ATECO dell’attività prevalente deve essere uno tra quelli indicati dalla disposizione;
- Sede legale o operativa in Italia;
- Ricavi del 2019 non superiori a 2 milioni di euro;
- Aver subito una riduzione del fatturato dal 30% nel 2021, rispetto al 2019;
- Non essere in liquidazione volontaria o sotto procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- Impresa regolarmente costituita nel Registro delle imprese;
- Non avere sanzioni interdittive;
- Non essere in difficoltà già dal 31 dicembre 2019;
- Avere una Pec attiva.
Il contributo previsto per le Partite Iva ammonta ad una percentuale sulla differenza tra la media dei ricavi durante il 2021 e quella del 2019i:
- 60%: in caso di ricavi 2019 non superiori a 400.000€;
- 50%: in caso di ricavi 2019 superiori a 400.000€, fino a 1milione di euro;
- 40%: in caso di ricavi 2019 superiori a 1milione di euro e fino a 2 milioni di euro.
Per accedere al contributo è necessario presentare richiesta al MISE entro il 24 maggio 2022 e a partire dal 3 maggio 2022 (al netto di proroghe). Si tratta di una procedura informatica alla quale darà risposta di esito positivo o negativo lo stesso MISE, mediante comunicazione sul proprio sito.