L’indagine della Procura ha smascherato un’enorme truffa: diversi Rolex falsi ricavati dall’assemblaggio truffaldino anche di pezzi originali sono stati venduti sia ai clienti che ad altre imprese.
Non è possibile affermare con certezza quanti siano i clienti ignari ad essere caduti nella truffa ma sappiamo che tra gli accusati spicca il nome di Giuseppe Pannofino, proprietario de Lo Scrigno, un negozio molto popolare tra gli appassionati di orologi lussuosi.
Le indagini sono state coordinata dal pm Raffaele Casto ed hanno portato all’arresto di sei indagati, tra cui Pannofino, nel comune di Ostuni (in provincia di Brindisi).
L’inchiesta è stata soprannominata Operazione Frankenstein. Questo perché gli accusati avrebbero alterato degli orologi falsi andando ad inserire delle parti originali derivate da pezzi molto costosi.
Gli orologi ottenuti con tale tecnica di assemblaggio vengono soprannominati proprio Frankenstein, in riferimento alla mostruosa creatura del romanzo omonimo.
Questi sono stati spacciati per autentici e commercializzati da Pannofino. In questo modo è riuscito ad ingannare una moltitudine di clienti.
Riconoscere le parti fasulle non è semplice per un occhio poco esperto. Inoltre l’indagato ha utilizzato dei certificati di garanzia contraffatti. Durante le indagini dei periti sono stati trovati diversi numeri di serie che nella realtà non esistevano.
Oltre ad aver venduto i Frankenstein ai propri clienti, gli orologi sono stati acquistati anche da altre gioiellerie. Alcune hanno sono riuscite a riconoscere la truffa e li hanno restituiti a Pannofino ma non tutte.
Una volta iniziate le indagini, molti clienti hanno consegnato gli orologi fasulli in modo da poter effettuare una perizia. Ma tante sono le persone che hanno perso i pezzi o che li hanno regalati ad altri.
È quindi difficile determinare con precisione quanti orologi siano stati venduti e quanti ne circolano ancora, considerando che diversi sono stati acquistati anche da turisti.
Secondo alcune fonti, sarebbero almeno 50 pezzi, venduti a prezzi non inferiori ai 4-5mila euro e in alcuni casi superiori ai 15mila.
L’Operazione Frankenstein ha avuto inizio nel 2018 e gli indagati sono stati puniti con un’ordinanza di custodia cautelare.
A grande sorpresa, nessuno è stato accusato di falso. La Procura di Brindisi ha chiesto un processo per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio per Pannofino e gli altri membri della “banda del Rolex”.
Attualmente, per quanto riguarda Pannofino, sono cadute due accuse: il reato di riciclaggio aggravato in concorso ed il reato di appropriazione indebita in concorso.
Il proprietario de Lo Scrigno, però, dovrà presentarsi nuovamente in tribunale per rispondere ad altre accuse di riciclaggio aggravato ed autoriciclaggio aggravato.
In merito agli altri membri della banda, tre indagati sono stati condannati in abbreviato mentre gli altri due hanno patteggiato precedentemente.
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