Riemerge un misterioso sarcofago durante i lavori di restauro della Cattedrale Notre-Dame a Parigi.
Un terribile incendio colpì la cattedrale di Notre-Dame nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019. In poche ore, uno dei simboli di Parigi e della Francia venne distrutto sotto lo sguardo incredulo di milioni di persone in tutto il mondo. Immediata la vicinanza espressa da parte della comunità internazionale che si è prodigata nel promuovere raccolte fondi per la ricostruzione di uno dei gioielli del periodo gotico.
In molti desideravano che dai lavori di restauro emergessero tesori e le ultime scoperte non sembrano deludere le aspettative.
Nel mese di febbraio 2022 sono iniziati i lavori preliminari per la messa in sicurezza del cantiere. Per poter ancorare alcune strutture sono stati effettuati degli scavi da un team di archeologi che, lo scorso 15 marzo, ha effettuato in una scoperta misteriosa.
Al di sotto della pavimentazione sono emersi canali in mattoni riconducibili a un sistema di riscaldamento e una serie di cunicoli e nicchie per le sepolture. In questo contesto, la squadra di archeologi ha individuato un particolarissimo sarcofago, interamente realizzato in piombo, risalente al XIV secolo.
Il sarcofago antropomorfo è stato in parte deformato dal peso delle pietre e dalla terra crollata durante l’incendio.
“La scoperta del sarcofago ci aiuterà a conoscere meglio i riti funerari nel Medioevo”, ha dichiarato Dominique Garcia, presidente dell’Istituto nazionale delle ricerche archeologiche (Inrap).
Il reperto è stato subito trasferito in un laboratorio per uno studio approfondito.
Chi è sepolto nel misterioso sarcofago?
Le ricerche mirano a scoprire chi sia l’uomo sepolto all’interno del sarcofago e il metodo con il quale è stato imbalsamato.
Grazie all’inserimento di una mini telecamere endoscopica, gli archeologi hanno scoperto la presenza di tessuti, di capelli e un cuscino di foglie poste sotto la testa del corpo.
“Un rito che veniva praticato nel Medioevo per i capi religiosi”, ha tenuto a specificare l’archeologo Christophe Besnier, a capo delle ricerche.
Si ritiene che il sarcofago appartenga a un alto dignitario della Chiesa. Una scoperta che ha suscitato grandi emozioni nella comunità scientifica.
“Il fatto che questi elementi vegetali siano ancora all’interno significa che il corpo è in un ottimo stato di conservazione”. Ha aggiunto Besnier.
Oltre alle tombe e al sarcofago, sono state ritrovate diverse sculture dipinte, tra le quali la testa di un uomo con la barba ancora intatta e altri parti scolpite.
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