Cade la prima statua dello zar. La sconfitta militare cambia gli equilibri nel mondo. Un evento inimmaginabile fino a poche settimane fa.
Qualcuno in Europa e nel mondo sostiene che le sanzioni alla Russia abbiano, fin qui, fatto il solletico allo zar Vladimir Putin. Adesso, però, in Italia c’è una proposta concreta che potrebbe realmente colpire il presidente russo nell’orgoglio.
Alcuni lo definiscono fuori controllo. Altri, invece, lucidissimo nel suo progetto politico e bellico. Difficile capire cosa passa nella testa di Vladimir Putin e cosa potrà accadere nelle prossime settimane. La guerra, infatti, è iniziata lo scorso 24 febbraio.
Per ora, l’Europa e gli USA hanno deciso di non intervenire sotto il profilo bellico e militare. Si sono limitate alle sanzioni economiche, che hanno colpito direttamente la Russia. Ma anche gli ormai celeberrimi oligarchi.
Ma in tanti pensano che le ripercussioni fin qui adottate o promesse nei confronti della Russia non hanno minimamente scalfito il potere e la forza dello zar.
In Italia, come sappiamo, tanti erano (e qualcuno, forse, lo è ancora) gli ammiratori di Vladimir Putin. Amico dei potenti e, per qualche periodo, portato a modello. Di politico e di statista. Non deve sorprendere, quindi, che possa essere stato celebrato in vari modi.
Ma adesso dalla Toscana arriva l’idea per colpire lo zar. La statua di Vladimir Putin installata nel 2019 a Vagli di Sotto (Lucca) “va rimossa e demolita”. Lo chiede il segretario del Pd locale, Enzo Coltelli, che si rivolge direttamente al sindaco Giovanni Lodovici.
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“Ne va dell’onore del nostro paese e di tutti i cittadini di Vagli” afferma Coltelli. “Già al momento della sua realizzazione visto il soggetto a Vagli abbiamo sostenuto che era denaro sprecato ma ora più che mai non si può sopportare di avere sul territorio comunale un monumento a colui che sta conducendo una guerra allo scopo di annettere un paese con la propria indipendenza”.
A volerla l’allora primo cittadino, Mario Puglia, che decise di posizionare l’effige del Presidente russo all’interno del “Vagli Park”, un complesso destinato principalmente a famiglie e gruppi. Molto frequentato negli ultimi anni. Lì troviamo anche le statue dell’ex Presidente americano Donald Trump, del Comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, di Alexander Prokhorenko, soldato russo che morì durante una missione in Siria e molte altre rappresentazioni.
“Invito l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Lodovici a cambiare un po’ l’aspetto al territorio ed il modo di pensare che gli è stato tramandato, iniziando con la rimozione di quella statua e farla sparire dal territorio comunale – dichiara Coltelli – I vaglini non vogliono avere niente a che fare con certe persone e neanche con loro rappresentazioni che infangano il territorio, così come non vogliono più avere a che fare con coloro che millantano di potere avere o avere avuto rapporti con Putin”.
Certamente, qualora la statua dovesse essere rimossa, lo zar russo non la prenderà bene…
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