Le vecchie fotografie sono cariche di nostalgia e nascondono le fattezze di persone che altrimenti sarebbero immediatamente riconoscibili. E’ il caso di questa fotografia.
Chi si cela dietro i lineamenti di questa bambina ritratta in questa vecchia fotografia in bianco e nero? Non è poi così difficile se la si osserva con attenzione. Lo sguardo è rimasto lo stesso.
Una soubrette
La nostra protagonista è nata a Bologna nel 1943. Era ancora molto piccola quando i suoi genitori decisero di separarsi. A causa di questa decisione, la bimba fu affidata alla nonna che aveva un bar sulla riviera romagnola. Era un bar frequentato da tanti ragazzi, tra questi ce n’era uno che sarebbe diventato una star della canzone italiana: Gianni Morandi.
Indovinato chi è la bambina della foto? Sì, è proprio lei l’inimitabile Raffaella Carrà.
Aveva sempre avuto la passione per la danza e la recitazione, tanto da frequentare non solo la scuola di ballo, ma anche l’accademia d’arte drammatica. Fece anche un provino per interpretare la figlia di Sophia Loren ne La Ciociara, film diretto da Vittorio De Sica e che valse l’Oscar alla grande attrice di origine napoletana, ma purtroppo venne scartata.
Non fu propriamente un male, perché Raffaella si dedicò con più passione alla televisione, facendo di sé un personaggio, costruito con forza, dedizione costante e tanto lavoro.
Niente è stato lasciato al caso, non la scelta dell’acconciatura e del colore dei capelli, creato per lei dai celebri parrucchieri dell’epoca, i Vergottini.
Raffaella, in realtà era castana e con i capelli ricci, che tra l’altro, non le piacevano. Negli anni Sessanta era abitudine delle signore indossare delle parrucche per cambiare il loro look e fu proprio indossando una parrucca così acconciata che Raffaella si convinse che quel taglio geometrico faceva per lei.
Si presentò così, bionda e con il carré, a fianco di Corrado in Canzonissima e da lì è stata storia.
Un’icona per sempre
Ha attraversato per oltre 50 anni la storia dello spettacolo italiano, con il suo caschetto biondo platino e i costumi che Corrado Colabucci pensava per lei, per il suo corpo, creando il personaggio Raffaella.
Una donna che ha sacrificato il suo privato per una carriera che per lei è stata totalizzante, diventando un’icona per generazioni e travalicando i confini nazionali.
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La sua scomparsa l’ha consegnata al mito. Fedele al suo personaggio, schivando scandali e morbosità se n’è andata in punta di piedi, senza foto, senza social, dopo aver vissuto la sua malattia con dignità e riserbo, con la grazia che l’ha sempre contraddistinta.
