Una cantante di enorme successo. Capace di spopolare sia da solista, sia in gruppo. Quasi, 70enne, artista dal repertorio eterogeneo
Una foto in bianco e nero. Simbolo di un’epoca fa. Una bella bimba dietro un paio di occhiali da sole. Difficile indovinare chi sia. Anche perché quest’anno la nostra bimba misteriosa taglierà il traguardo dei 70 anni.
In questa foto è assai piccina. Un vestitino corto. Seppur in bianco e nero, possiamo intuire che la stagione sia estiva. Anche perché i colori dell’abitino sono chiari. E poi quegli occhiali da sole con lenti scurissime, ma montatura bianca. Ma anche una posa da diva. Eh già, perché, negli anni, questa bella bimba diventerà davvero una diva.
In particolare, una cantante di enorme successo. Capace di spopolare sia da solista, sia in gruppo. Non possiamo che definirla un’artista dal repertorio eterogeneo per cultura e provenienza. Negli anni si distinguerà per un’elevata estensione vocale. I suoi acuti, infatti, fanno parte della storia della musica italiana.
Questa capacità le permette di passare dal registro pop a quello lirico di soprano leggero, passando per la musica sacra, jazz, soul, blues, musica popolare, tango, musica corale e bandistica, musica classica e contemporanea. Ha anche fondato un importante gruppo musicale, che per anni è stato sulla scena.
Non avete ancora capito di chi stiamo parlando?
La carriera da solista e in gruppo
È stata tra i membri fondatori nel 1975 del gruppo dei Matia Bazar, a cui ha dato il nome e con cui ha raggiunto la fama in Italia e nel mondo. Parliamo, evidentemente, della bravissima Antonella Ruggiero. Nel 1989 lascia i Matia Bazar e inizia la propria carriera da solista nel 1996.
Una carriera enorme per la cantante genovese che, come detto, quest’anno compirà 70 anni. Con i Matia Bazar, Antonella Ruggiero produce una serie di successi commerciali: “Stasera che sera”, “Cavallo bianco”, “Per un’ora d’amore”, “Ma perché”, “Solo tu”, “Mister Mandarino”, “Il video sono io”, Souvenir”, “Ti sento”, “La prima stella della sera”. Sono solo alcuni dei brani che hanno consacrato i Matia Bazar nel gotha della musica italiana.
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Ma ovviamente è iconica la canzone “Vacanze romane”, che ottiene il Premio della critica al Festival di Sanremo del 1983. Come solista, invece, nel 1998 arriva seconda al festival di Sanremo 1998 con “Amore lontanissimo”. Nel 2005 partecipa al Festival di Sanremo, con un brano scritto da Mario Venuti e Kaballà, “Echi d’infinito”. In tale occasione si classifica prima nella categoria “donne” e terza nella classifica generale.
Insomma, una carriera importante, sia come solista, sia in gruppo. E lo si poteva già intuire da quella posa da diva in una foto in bianco e nero, ormai di oltre sessant’anni fa.
