I medicinali hanno decisamente migliorato la salute dell’uomo e allungato la vita. Ma qualche volta il loro uso può scatenare delle gravi reazioni.
È innegabile che l’avvento della moderna farmacopea ha costituito un punto di svolta per l’umanità intera. Si vive più a lungo e la qualità della vita, rispetto al passato è decisamente migliore. Ma in qualche caso portano anche delle conseguenze spiacevoli.
Dai medicamenti alla medicina moderna
Sin dagli albori della civiltà, l’uomo ha cercato dei rimedi efficaci contro le malattie e il conseguente dolore. La prima forma di medicina altro non era che un insieme di rituali magici in grado di guarire scacciando “gli spiriti maligni” dal corpo del malato. Bisognerà aspettare Ippocrate nella Grecia classica perché venisse piantato il seme della moderna farmacopea.
Fu il medico ateniese a porre le basi di una conoscenza del corpo umano basata sull’osservazione e sull’esperienza. La medicina antica, però, ignorava completamente l’attività patogena di virus e batteri.
Solo nel Novecento vengono sviluppati i farmaci così come li conosciamo e li usiamo. In alcuni casi però, le aziende farmaceutiche, in nome del profitto, hanno sottovalutato gli effetti collaterali di alcuni di loro.
Famoso è stato, nel secolo scorso, lo scandalo di talidomide, un farmaco che avrebbe dovuto contrastare la nausea nelle gestanti e che aveva, come effetto collaterale, l’insorgenza di gravi malformazioni nel feto. L’effetto di questo scandalo sconvolse l’opinione pubblica e costrinse le autorità a elaborare una normativa più stringente in merito ad una corretta sperimentazione farmacologica e clinica delle medicine.
La pericardite
La pericardite è un’infiammazione della membrana che avvolge il muscolo cardiaco. Può insorgere per vari motivi, quella più comune è un’infezione, ma di recente si è visto come si possa scatenare anche come reazione ai vaccini anti-covid. Il perché insorga non è ancora chiaro, ma pare che sia una reazione immunitaria. In altri casi si sviluppa in seguito ad interventi chirurgici al cuore. In alcuni casi può svilupparsi una reazione autoimmune. Ma può anche essere indotta da alcuni farmaci immunodepressivi, droghe e anche dalla radioterapia.
Il primo sintomo della pericardite è il dolore al petto. Diversamente dal dolore da infarto, quello da pericardite cambia mentre si respira, si tossisce ed in posizione supina. L’infiammazione provoca un accumulo di liquido che può comprimere il cuore causando quello che si chiama tamponamento cardiaco.
Leggi anche ->Le ossa possono ricrescere? Scoperta una tecnica miracolosa per ricreare ciò che alcune malattie distruggono
Le cure per questa subdola infezione variano a seconda dell’origine della malattia. In caso di origine virale si usano gli antinfiammatori e aspirina ad alte dosi. Se la causa è batterica, sarà necessaria una terapia antibiotica mirata.